Figlio di Giovanni, studiò con il padre e, ancora in giovane età, venne nominato organista della collegiata di Borgonovo Val Tidone, impiego che tenne poco tempo, in quanto vinse per concorso analogo posto nella chiesa di S. Sicario a Milano. Nel 1860 passò a Pavia come insegnante di pianoforte, indi si trasferì a Piacenza nel 1878. Fu autore di messe, inni, mottetti e di un Tantum ergo per t (Mi: Lucca). Abbiamo rintracciato alcune delle sue composizioni per pf. Con l'editore Lucca di Mi: Una sera sul lago di Garda, capriccio barcarola, op. 31; Souvenir de l'opéra Aroldo de Verdi, fantasie, op. 57; Souvenir de l'opéra Simon Boccanegra de Verdi, fantaisie, op. 57; Un mesto addio, notturno da concerto, op. 100; Baldoria, polka brillante, op. 127; Perché si' mesta?, notturno sentimentale, op. 128; Fantasia sull'opera l'Ebrea di Halévy, op. 224; Capriccio sull'opera Faust di Gounod, op. 225; Reminiscenze sull'opera La Favorita di Donizetti, op. 226; Saltarelli su tasti neri, polka di studio; All'armi, all'armi!, inno di guerra dei Cacciatori delle Alpi (pf a 4 mani). Con Martinenghi di Mi: Fantasia brillante sopra alcune melodie della grande opera Guglielmo Tell del maestro Rossini. Con Morandi di Fi: La stella confidente. Con Ricordi di Mi: Una lagrima sulla tomba di Donizetti. Con Vismara di Mi: All'ombra d'un salice, notturno romantico, op. 133; Fantasia da concerto su Il pellegrinaggio a Ploermel di Meyerbeer.

BIBLIOGRAFIA: Giulio Filipazzi. G.G:, in "Nuovo giornale", Piacenza, 20 gen. e 1 lug. 1943; NDBP.

ultimo aggiornamento: 15/07/2004
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza