Per i reggiani era nato a Reggio Emilia. Oboista, fagottista e suonatore di corno inglese, studiò con Giuseppe Vettori. Nel nov. 1783 il maestro lo prese come II oboe e all'occorrenza come fagotto nell'orchestra dell'Accademia Filarmonica di Parma: era retribuito con 10 lire a prestazione. Entrò poi a far parte dell'orchestra di "SAR il Duca di Parma". Dalla stagione di Fiera del 1787 a quella del 1803 lo troviamo attivo come I fagotto anche a Reggio Emilia. Il Calendario di Corte del duca di Parma riporta che nel 1791 era fagotto in proprietà del Reale Concerto. Nell'estate 1793 fu tra i professori del Reale Concerto che eseguirono nel Teatrino di Medesano l'opera I pretendenti burlati di Paër. Nel 1797 era I oboe dell'orchestra di Parma e la Municipalità avrebbe dovuto retribuirlo con 550 lire annue (A.S.Pr, Spettacoli e Teatri, 1807-1812, b. 7). Siamo portati a credere che questo non avvenne mai. Il 3 set. 1803 era I fagotto nell'orchestra che suonò nell'inaugurazione del Teatro Carcano di Milano con il dramma serio La Zaira di Francesco Federici. Nell'estate 1804 suonò come primo fagotto negli spettacoli di inaugurazione del Nuovo Teatro di Piacenza (A.S.Pr, Spettacoli e Teatri, 1802-1806, b. 6). La sua dichiarazione di morte fu firmata da Giacomo Caroli e Antonio Orland (A.S.C.Pr, Stato Civile, Decennale dei morti dal 1806 al 1815).