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Numero voci: 284.

Ghidetti Gaetano


  • scenografo
  • 06/04/1723
  • Parma
  • 22/09/1793
  • Parma
Figlio di Giacomo, indoratore, questo 'pittore d'architettura' iniziò a lavorare con il padre. Grande fu il numero dei palazzi e delle chiese in cui lavorò tutta la vita. Per quel che riguarda gli interventi teatrali dai documenti contabili dell'A.S.Pr il primo pagamento effettuato risulta nel 1756 quando, nel carnevale, collaborò con Francesco Grassi per le scene del Teatro Ducale. Nel 1757, assieme ad Antonio Malagoli, eseguì gli scenari per le 3 opere giocose del carnevale La buona figliuola, Catone in Utica e Issipile e nel mag. e nell'autunno lavorò per le commedie francesi nel Teatro di Colorno; nel 1758 dipinse le decorazioni "de' balli francesi per la seconda opera, Recimiro re de' Goti" assieme al Ruspaggiari. Sempre nel 1758 dipinse le decorazioni del Teatrino Ducale di Colorno per il quale, essendo stato rinnovato e ingrandito, provvide al rifacimento e adattamento delle vecchie scene. Nel carnevale 1759 fu nominato capo pittore teatrale e lavorò per le scene del Teatro Ducale, apportando delle modifiche ad alcune scene del Castore e Polluce. Subito dopo fu "capo pittore" di tutte le decorazioni per l'opera di primavera, Ippolito ed Aricia, per la quale fu retribuito con 28 zecchini gigliati (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 931b-932), mentre nel 1760 fu retribuito con 1548 lire per le scene dei Tindaridi. Per la stagione di primavera 1761 lavorò alla pittura delle scene del Teatro Ducale (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 933). Nel 1769 fu "capo pittore teatrale per lo scenario di architettura" del Teatro Ducale "nelle Allegrezze in occasione delle Reali Nozze" (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 934a). Nel mag. 1770, in occasione del riallestimento del Teatrino della Rocca di Sala Baganza, dipinse il proscenio, il sipario, la platea e le scene. Dipinse le scene per il ballo dedicato il 14 giugno 1774 al Teatro Ducale in occasione della visita dell'arciduca di Milano (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 935b). Con regio decreto 4 gen. 1779 fu nominato dipendente della Real Corte con l'annuo soldo di lire 3.000 "con l'obbligo di fare senza altra corresponsione tutti i lavori che gli verranno richiesti per il Reale Servigio sia a Parma che a Colorno e ovunque" (A.S.Pr, R. Casa Ruolo de Provigionati in Parma dal I apr. 1766 a tutto l'anno 1805, A, f. 854). Lo ritroviamo retribuito nel 1781 per gli spettacoli del Teatro Ducale, quando fece le scenografie assieme a Francesco Grassi. Nella primavera dell'anno seguente, in occasione dei lavori di restauro per la visita del granduca ereditario di Russia, ridipinse il Teatro Ducale. Nel 1774 era stato ammesso all'Acc.BB.AA.Pr come professore consigliere con voto. A questo riconoscimento seguì la nomina a cavaliere.


BIBLIOGRAFIA: Alcari; Janelli.

ultimo aggiornamento: 02/03/2006
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza