Chiamato 'Leuterio soprano', raccomandato dal duca alla compagnia della Steccata, venne eletto come cantore l'11 ott. 1613, posto che tenne fino al giu. 1615. Il I ago. 1618 faceva parte della Cappella Ducale e l'8 ago. di quella della Steccata, dove rimase fino al lug. 1621. Prendeva anche parte alle funzioni più solenni della cattedrale (Corpus Domini 1619, Assunta 1620). Morì a 25 anni e il 26 gen. 1623 gli eredi riscossero il mandato di pagamento, volendo il duca beneficarli in questo modo. Nell'opera Spiritosi Affetti da cantarsi in tiorba, in cimbalo, et chitarriglia et altri istromenti con l'alfabeto per la chitarra spagnola, libro I di Eleuterio Guazzi musica della Serenissima Repubblica di Venetia, dedicati all'illtr.mo et rev.mo signor il signor cardinal Farnese, si nota che si dichiara musico della Repubblica di Venezia e che la lettera dedicatoria è del 25 ott. 1622. Poiché il mandato di pagamento del mag. 1622 nel Ruolo farnesiano risulta stracciato, il Pelicelli ipotizza che il Guazzi fosse in procinto di trasferirsi a Venezia quando morì. La data della dedica è spiegata col fatto che lo stampatore l'ha posta quando ha proceduto all'edizione, pur essendo l'autore deceduto.