Dizionario


A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z
stampa
Numero voci: 105.

Lanfranco Giovanni Maria


  • compositore
  • 1490 circa
  • Terenzo
  • dic. 1545
  • Parma
Giovanni Maria Lanfranco
Giovanni Maria Lanfranco - compositore
Secondo lo Schmidl nacque a Lonato, ma non dà prove di questa affermazione. Studiò musica con Lodovico detto il 'Cavaliere dell'Organo', milanese, e forse con Nicola Burzio. Dal I nov. 1528 venne nominato dal capitolo della cattedrale di Brescia con un salario di 150 planetti, equivalenti a 50 zecchini veneti, con l'incarico di "insegnar li putti et cantar in capella per anni cinque continui comenzando el principio al primo de Luyo 1529". Qui compose le Scintille, per facilitare l'apprendimento della musica ai chierici e soprani scolari del capitolo. Mentre si trovava a Brescia, tentò di prendere contatto con il Willaert, maestro di cappella di S. Marco a Venezia con una lettera del 20 ott. 1531 e gli inviò una sua fuga (che si trova ancora allegata alla lettera), chiedendo in cambio una copia dei suoi Vesperi. Questa fuga, o canone è stata recentemente trascritta in chiave moderna da Giorgio Branchi). Buon letterato, nel 1532 pubblicò un Rimario novo di tutte le concordanze del Petrarca (Brescia: per Iacopo Philippo da Cigoli). Dal I apr. 1535 diventò maestro di cappella della cattedrale di Verona con uno stipendio di 65 ducati all'anno, posto dal quale fuggì precipitosamente nel set. 1538 senza riscuotere nemmeno la paga, essendo stato accusato di vizi innominabili. Lo stipendio fu poi riscosso da un nipote, mentre lui si rifugiò nel monastero agostiniano di Romano di Lombardia, vicino a Bergamo. Dal I gen. 1540 fu eletto maestro di cappella della Steccata di Parma. E' probabile che fosse stato chiamato da Girolamo Lanfranco da Bardone, forse suo parente. Cominciò a dirigere il I mag. con un obbligo di 6 anni. Un contratto così lungo forse denota l'interesse della compagnia a tenerlo legato, data la fama che lo circondava. Fu sepolto nella Steccata, essendosi obbligato il nipote con la confraternita lཇ dic. 1545 a versare un'elemosina di 6 scudi d'oro per la sepoltura. Il Da Erba scrisse che era "Eccellente musico e sacerdote ornato di buone lettere umane quale per la musica creato maestro di cappella del Duomo di Brescia compose Preci di dolce Armonia sopra le Messe, alcuni canti che chiamò Scintille della Musica". Pubblicò: Scintille di Musica di Giovan Maria Lanfranco da Terentio Parmegiano che mostrano a leggere il canto fermo, et figurato, gli accidenti delle note misurate, le proportioni, i tuoni, il contraponto, et la divisione del monichordo, con la accordatura de varii instrumenti, dalla quale nasce un modo, onde ciascuno per se stesso imparare potrà le voci di La, Sol, Fa, Mi, RE, Ut. (Brescia: Lodovico Britannico, 1533). Il Brunet registra una ristampa del 1544 e il Burney cita un'edizione del 1588. Aveva iniziato Terentiana, un'opera di teorica e pratica musicale più ampia della precedente, come afferma nella dedica al Mascara e all'inizio della terza parte delle Scintille di musica.


BIBLIOGRAFIA. Affò Grove; Pelicelli; Pezzana: Pietro Bonardi e Giorgio Branchi. Giovanni Maria Lanfranco da Terenzo. Sala Baganza: Tipolitotecnica, 1998 (esaustivo per la bibliografia vcompleta).

ultimo aggiornamento: 03/08/2005
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza