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Moschini Primo


  • Docente
  • 07/10/1886
  • Coltaro
  • 21/11/1959
  • Caracas
Nacque da una famiglia di modesti agricoltori. La sua innata predilezione per la musica non tardò ad affiorare, così il Moschini poté varcare le soglie del Conservatorio di musica di Parma ed essere allievo di Ildebrando Pizzetti, ai suoi primi anni d’insegnamento. Tra i suoi compagni di corso vi furono Arnaldo Furlotti, Vito Frazzi e Franco Ghione. Nel 1908 il Moschini si diplomò onorevolmente in musica corale e nel 1911 in composizione, presentando un’opera sacra, un genere cui si dedicò con fervore per tutta la vita e nel quale lasciò una cospicua produzione. I primi mesi dopo aver conseguito il diploma lo videro direttore della banda comunale di San Secondo Parmense. Un impiego che egli ben presto lasciò per assumere la direzione di complessi orchestrali sempre più importanti. Fu in quel periodo che viaggiò per tutta Italia e compì frequenti puntate negli altri paesi d’Europa. Alcuni giorni dopo una sua esecuzione a Dusseldorf, fu dichiarato vincitore di un concorso riservato a insegnanti di canto italiani indetto dal Conservatorio di musica di Caracas, appena istituito. Il Moschini s’imbarcò a Genova e, dopo un viaggio durato venti giorni, giunse nella capitale sudamericana (1913). Quasi due anni dopo sposò in Italia il soprano Maria Del Bono, che subito dopo le nozze lo seguì a Caracas. La Del Bono, pochi mesi dopo essere giunta a Caracas, rimase vittima di una caduta accidentale. Era allora in attesa di un bambino e le conseguenze della caduta le furono fatali (1919). Il Moschini stava intanto imponendosi all’attenzione degli amanti della musica e ben presto divenne il sinonimo dell’importatore in Venezuela dell’arte musicale e canora d’Italia. La sua materia d’insegnamento fu il contrappunto e i migliori cantanti del Venezuela furono suoi allievi: tra i tanti, il soprano Fedora Aleman e, tra gli strumentisti, il violoncellista Andres Sandoval. Dopo essersi sposato in seconde nozze con la nobile Berta Del Fino Palacios, parente col presidente Gomez e con numerose alte personalità politiche, il Moschini, pur conservando la cattedra del Conservatorio, divenne direttore di una delle più importanti orchestre del Venezuela e con essa inaugurò l’installazione di Radio Caracas. Infine fu chiamato a far parte della giuria del più importante premio musicale venezuelano: il Premio di Musica classica. Nel 1953 abbandonò per raggiunti limiti d’età il Conservatorio. Il presidente della Repubblica, Betancourt, volle, con suo decreto, che fosse concesso uno speciale vitalizio al Moschini, in riconoscenza della sua opera altamente meritoria.
BIBLIOGRAFIA: Necrologio in G.Pr, 24 nov. 1959 e in "El Nacional", Caracas, 8 dic. 1959.

ultimo aggiornamento: 22/11/2017
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza