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Numero voci: 345.

Mori Giacomo


  • oboista
  • 27/11/1810
  • Parma
  • 18/01/1861
  • Parma
Giacomo Mori
Giacomo Mori - oboista (foto Legato Ferrarini)
Figlio di Pasquale, studiò oboe con Gaetano Beccali e clarinetto con Guareschi. Nel 1824, vista la predisposizione, Maria Luigia gli fece dono di un clarinetto. Nel 1826 - suonava già in orchestra e nelle cerimonie religiose - presentò la domanda per essere ammesso all'esame di aspirante nella Ducale Orchestra per le commedie. Con Sovrano rescritto 18 giu. 1828 fu nominato aspirante della Ducale Orchestra. Nell'estate 1829 suonò nel Teatro di Cremona come I clarinetto nella stagione di Fiera (B.Cons.Pr, Archivio Ducale Orchestra). Non ancora ventenne il 21 mag. suonò in un'accademia vocale e strumentale al Teatro Ducale talmente bene che fu nominato II clarinetto nella Ducale Orchestra, con uno stipendio di 400 lire all'anno (decreto 27 mag. 1830). Nel feb. 1840 chiese un sussidio alla duchessa per acquistare un nuovo oboe, il cui prezzo era di 200 lire. Alla morte del maestro Luigi Beccali, il 9 lug. 1845 occupò provvisoriamente il suo posto di I oboe nell'orchestra e di insegnante di flauto e clarinetto presso la Regia Scuola di musica di Parma. Nel concorso per il I oboe, con decreto 27 dic. 1845 fu dichiarato vincitore, con uno stipendio di 1200 lire (B.Cons.Pr, Archivio dell'Orchestra Ducale). Nelle carte della Reale Orchestra si trovano molte domande per recarsi a suonare "all'estero" sia come oboista che clarinettista: nelle stagioni della fiera d'estate nel Teatro di Cremona (1829, 1835, 1840); di Piacenza (primavera 1835, 1836 e 1840); Cortemaggiore (1835); in Spagna a Cadice (dal giu. 1835 a tutto il carnevale 1836); Fiera di Codogno (autunno 1836, 1840); Tortona (primavera 1840); nella stagione di Fiera a Reggio Emilia fu presente in diverse stagioni tra il 1831 e il 1844 e nell'apr. 1857 in occasione dell'inaugurazione del nuovo teatro; nell'estate 1857 fu nell'orchestra del Nuovo Teatro Comunale di Rimini nella stagione di apertura diretta da Angelo Mariani; nel nov. dello stesso anno ad Alessandria. Nel nov. 1846 chiese il permesso per recarsi a Londra, dove era stato invitato dall'impresario Lumley dal feb. all'ago. 1847: la richiesta non fu però accolta. A Londra si recò per gli spettacoli allestiti in occasione della I Esposizione Universale: come clarinettista destò viva ammirazione, suonando dal 15 mar. al 31 lug. 1851. Gli fu offerta la nomina a I clarinetto del Her Majesty's Theatre, posto cui rinunciò preferendo vivere nella città natale. I suoi assolo nella Giovanna d'Arco, Guglielmo Tell, Rigoletto, Roberto il diavolo, Traviata restarono a Parma indimenticati per lungo tempo. Era chiamato affettuosamente "el brav Morett". Fu in tutto degno continuatore della grande scuola parmense fondata dai Besozzi e per il Dacci "il più rinomato oboista che Italia abbia vantato". Nella B.Cons.Pr si trovano ms le sue composizioni: Souvenir della Zelmira, op. 1 per ob e orch (eseguito il 12 ott. 1834 in una grande accademia a Busseto); Fantasia sulla Norma, op. 2 per ob e orch; Tema e variazioni sulla Straniera, op. 3 per ob e orch (nelle note all'incisione di questo pezzo da parte dell'oboista Alberto Negroni - edito dall'Arts nel 2001 - è scritto che Giuseppe Verdi, nel 1837, avrebbe collaborato alla stesura della partitura); Rimembranze del Marin Faliero, op. 4, per corno inglese e orch; Fantasia sui Lombardi, op. 5, per ob e orch; Rimembranze dei Lombardi, op. 6, per corno inglese e orch; Canto di Virginia, per ob e orch o pf; Fantasia sulla Beatrice, per ob e orch. Nell' A.S.C.Pr si trova il ms del Divertimento sulla Lucrezia Borgia per clarinetto orchestrato per banda.


BIBLIOGRAFIA: Alcari; Dacci; Fabbri e Verti; Inventario; Pelicelli; Schmidl; Stocchi; Vetro/Banda; Dino Rizzo. L'intervento del giovane Verdi in una composizione di Giacomo Mori, in A.Pr, LXXXV, I, 2001, pp. 21-27.
ultimo aggiornamento: 07/09/2009
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza