Figlio di Francesco, dopo aver fatto il boccalaio, il libraio, il legatore di libri, il calligrafo, il miniatore, con il fratello Bernardo aprì in Parma "in vicinia Sancti Blaxii" una tipografia nella quale stampò nel 1477 un libro di corali con caratteri rossi e neri e notazioni musicali (un esemplare si trova nella chiesa dell'Incoronata di Lodi). Nel colophon i due fratelli rivendicavano la priorità nello stampare le note musicali: "Musica Bernardo Damiano fratribus ars est / Sic impressa prius, genuit quos Parma Moyllos". Malgrado la rivendicazione, questo comunque sarebbe in Italia il secondo libro dove appaiono note musicali stampate e non stampigliate dopo l'impressione del testo come era in uso dal 1473, mentre il primo, un Missale romanum, era stato stampato l'anno prima a Roma da Ulrico Hohn. Questa nuova via era stata tentata dopo che nel 1472 era stato pubblicato il primo libro a Parma. Nel monastero di S. Giovanni di Parma sono conservati alcuni codici gregoriani dalla cui notazione si può dedurre una datazione intorno alla metà del XV sec. Le splendide miniature sono firmate Damiano da Moile, parmensis.

©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza