Come lui stesso afferma sul frontespizio di 2 sue opere, era di Parma. Il 9 mag. 1583 fu retribuito per 4 mesi di servizio dalla chiesa di S. Sepolcro a Parma in quanto "nostro organista". Dal 1603 al 1618 fu organista nella chiesa benedettina di S. Giovanni.
Era già stato citato da Scipione Cerreto in
Della Prattica musica (Na, 1601), cioè anteriormente alla data delle composizioni che ci sono rimaste.
Compose:
Missae et litaniae B.V.M. a 8 voci (Ve: Gardano, 1602);
Primus concertus, sive sacrae cantiones ex quinis, senis, septenis, octonis et novenis vocibus (Ve: Gardano, 1603);
Cantica ac litaniae B. Mariae Virginis, Flaminii Nuceti Parmen. Ab organo in aede D. Io. Evang. Parmae octonis vocibus concinendae cum partitione (Ve: Bartolomeo Magni, 1617);
Il secondo libro delle messe a otto voci di Flaminio Noceti organista in S. Gio. Evangelista in Parma con partitura per l'organo (Ve: Bartolomeo Magni, 1618);
Sacrorum concertuum liber 2, ternis, 4, 5, 6, 7 et 8 vocibus concinend. cum partitione (Ve: 1618). Nel
Florilegium di Phalesius (1609) e in Samlwk (1611) si trovano due suoi motetti a 6 voci. E' conosciuto inoltre il
ms di
O suavitas et dulcedo a 6 voci.
BIBLIOGRAFIA:
Pelicelli; Francesco Baroni ha curato le ricerche storiche in L'organo di S. Sepolcro in Parma, a cura di Sara Dieci. Parma: Accademia Organistica di Parma, 2006.
ultimo aggiornamento: 05/10/2009
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza