Figlio di Emilio, studiò al Conservatorio di musica di Parma violoncello, flauto con Cristoforetti (diplomandosi nel 1893) e composizione con Righi (diplomandosi nel 1894), meritando il I premio del Lascito Barbacini. Il 7 giu. 1894, in occasione delle celebrazioni palestriniane tenute in Parma, nel concerto dato nella Sala Verdi del Conservatorio, fu eseguito un suo Scherzo per orchestra. Lo stesso anno vinse il concorso per titoli per la cattedra di flauto al Liceo musicale Benedetto Marcello di Venezia. Il 2 nov. fu nominato "per un anno, salva riconferma con lo stipendio annuo di lire 1000". In questo Istituto percorse tutta la carriera fino al 1933, anno in cui fu collocato in pensione per limiti di età. Dal 1904 al 1918 nello stesso Istituto insegnò anche teoria e solfeggio e dal 1916 alla pensione tenne anche l'incarico di bibliotecario, che gli fu assegnato "per coscienziosità e competenza". Nei saggi di classe accompagnava al pianoforte i suoi allievi di flauto. Compose alcune liriche per canto e pf. : Dimmi (Trieste: Schmidl); nel 1920 vinse con la canzone El primo amor il I premio al concorso per la canzone veneziana (Padova:  Zanibon). Fu autore di alcune opere teoriche: Trattato di divisione ritmica; Abbellimenti (Padova:  Zanibon). .