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Parma, I teatri in abitazioni private


Il Teatrino in casa Aureli. Il Borri, nella Cronaca, alla data del 15feb. 1694 riporta: «Questa sera sono iti a vedere un’operetta incasa del Sig. Aurelio Aureli veneziano poeta del Ser.mo nostrovivente, recitata da’ suoi figli e compagni con intermezzi inmusica».Il Teatrino nel palazzo Bajardi. Giovedì 12 lug. 1810, in questo palazzosito in strada a Porta Nuova 17, si tenne un’accademia vocale estrumentale, nella quale cantò Maddalena Grassi. Si eseguirono anchemusiche di un giovanetto di 9 anni. Biglietto d’ingresso: 3 lire.Il Teatrino nel palazzo Bocchi. Sito nell’attuale via Farini39, e costruito probabilmente in un locale a piano terra, nel 1827ospitò alcuni spettacoli privati.Il Teatrino nel palazzo dei conti Borri. (Borgo GiacomoTommasini 33) Il Borra riporta nel Diario che il 25 feb. 1720e il 12 mar. 1724 vi si dettero delle opere. Circa la vita mondanache si svolgeva nel Teatrino, sappiamo che era frequentato dalFrugoni, attivo nel salotto della moglie del conte, la ferrareseMargherita Giusti, favorita del duca.BIBLIOGRAFIA:Gambara/Palazzi (p.448).Il Teatrino nel palazzo Carpi. Sito in una sala dell’omonimopalazzo (ora via Farini 31) alla fine del XVIII sec. fu adibito aspettacoli privati, dei quali non si hanno i programmi. In unalettera dell’impresario Francesco Rambaldi del 31 mar. 1807 silamentava che questo Teatrino riuniva non meno di 200 persone. Idilettanti che vi suonavano avevano abbattuto un muro per ingrandireil pianoterra e aumentare la capienza. Chiedeva l’applicazionedella disposizione per la quale dovesse essere chiuso quando c’eraspettacolo al Teatro Nazionale, poi facessero pure quello chevolevano (A.S.Pr, Spettacoli e Teatri, 1807-1812, b.7).Il Teatrino in casa Cesarini. Si trovava in borgo dellaScachina. Tra il 1827 e il 1829 una compagnia filodrammatica, che siera qui trasferita dal Teatro Bergonzi, vi dette i suoi spettacoli(A.S.Pr, Presidenza dell’Interno, Pubblica Istruzione,b. 210).Il Teatrino in casa Colla. Il Borra riporta nel Diarioche il 16 mar. 1726 vi fu data un’opera.Il Teatrino nel palazzo Dalla Rosa. Nel XVIII sec. Si trovavanell’omonimo palazzo in strada S. Michele (ora strada Repubblica47). Ancora nel 1881 la compagnia Studio e Lavoro vi allestivaspettacoli per bambini.Il Teatrino in casa Drugman. Si trovava in piazza dellaGhiaia. Nel 1826 vi aveva sede una Società filodrammatica che nel1828 chiese di potersi trasferire nel Teatro Sanvitale (A.S.Pr,Presidenza dell’Interno, Pubblica Istruzione, b.210).Il Teatrino in casa Fortunati. Da un libretto a stampasappiamo che nel 1740 in casa del compositore Francesco Fortunativenne eseguito l’oratorio La passione di Gesù.I Teatrini nelle case Giandemaria. Quelli funzionanti nelle abitazioni diquesta nobile famiglia, furono sicuramente quelli privati chefunzionarono più a lungo. Nel palazzo «dall’aspetto più cheprincipesco, regale, con la successione di tre cortili» (adessoborgo Giacomo Tommasini 20) al I piano vi era un teatrino. Nel 1564il marchese Lodovico Giandemaria vi riunì un famoso baccanale conmusiche ecanti, cui parteciparono oltre alle dame della famiglia, unlargo concorso di signore «per un poco di fumo, qual gli costaval’onore». Dal ms del Borra sappiamo che il 20 feb. 1696 visi tenne uno spettacolo musicale, mentre dallo Sgavetti apprendiamoche il 16 apr. 1762 vi si dette una tragedia francese. E’ datato 26gen. 1746 un avviso che dice: «E’ permesso l’uso della mascheraper partecipare alla festa da ballo al palazzo Giandemaria, conl’obbligo di percorrere la strada più breve per recarvisi e senzaindossare la maschera né portare armi» (A.S.Pr, Gridario, v.71).«Nell’anno 1767venendo il 1768. Una Società di Dame e Cavalieri fece costruire inCasa Gian-de-Maria nel borgo delle Colonne, un graziosissimo Teatro equivi recitarono varie Tragedie fra le quali la Marianna delVoltaire che fece epoca per la perfetta sua riuscita. [... ] Direttore Giacomo Mangot» (A.S.Pr,Moreau de St Méry,b. 24-26). BIBLIOGRAFIA.Giustiniano Borra. Diariodi Parma. A.S.Pr, ms37; Antonio Sgavetti. Cronaca.A.S.Pr, ms 27; Gambara/Palazzi(pp. 437, 448).Il Teatrino in casa Gruppini. Il 2 set. 1772 il conte OdoardoGruppini vendette al duca una casa confinante con il palazzo ducale,nella quale, da una perizia del 19 lug. 1766 risulta vi fosse il‘Teatro Gruppini’. La casa venne abbattuta per ampliare laresidenza ducale: era progettata la costruzione di un nuovo teatro,che però non fu poi realizzato. (A.S.Pr, Moreaude St Méry, b. 6, CameraDucale, fasc. XVI).Il Teatrino in casa Lalatta. Nel 1819, «al chiudersi delleaccademie tenute in casa Lalatta» venne eseguita «una cantataallusiva composta dal signor maestro Alfonso Savj, professore divioloncello nel Ducale Concerto ed eseguita da Claudio Lalatta»:questa consisteva in un recitativo ed aria (B.Pal.Pr, Foglivolanti, A III, n. 102). Parimenti l’anno dopo l’ultima delleaccademie fu conclusa con una cantata pastorale musicata da AlfonsoSavj, nella quale vi erano per personaggi Euterpe, Amarilli e Dafni(B.Pal.Pr, Fogli volanti, A III, n. 114). Il Teatrino nel palazzo Lampugnani. In questo palazzo in strada S. Michele(oggi via della Repubblica 56), residenza del ministroplenipotenziario di Francia presso il duca di Parma, nel carnevale1779 il conte Agatone Luigi de Flavigny, dette inizio a unatradizione per la quale ogni anno, il giovedì grasso «giorno delPranzo di Etichetta alle LLAARR», veniva rappresentata «al sortirdi tavola un’Operetta Francese». Questo ‘divertimento’ cessònel 1791. Le opere eseguite, con l’eccezione del 1783, 1785 e 1786,essendo in quegli anni l’ambasciatore in Francia, furono: Letableau parlant (1779. Non fu stampato il libretto solo diquesta); L’ami de la maison, musica di Grétry (1780);L’amant jaloux e Les fausses apparences, musica diGrétry (1781); Zemire et Azor (1782); Le jugement deMidas, musica di Grétry e La Colonie (1784); Le Huron(1787); Le Magnifique, musica di Grétry (1788); La belleArsène, musica di Grétry (1789); La Rosière de Salenci(1790).Tra i nomi degliinterpreti risultano quelli di Philippe Mangot, Giovanni Richet,Agathe Duplessis Mangot (A.S.Pr, Moreau de St Méry, b.24-26).Oltre allarappresentazione delle suddette opere, il Dacci scrisse: «Quasi duevolte al mese il conte de Flavigny faceva eseguire nella propriaabitazione Operette, con vera soddisfazione, tanto della Corte, chedel fiore della cittadinanza, con vantaggi dell’arte e conemulazione di quanti potevano avere lafortuna di prendere parte atali esercitazioni». Il conte de Flavigny, ridotto a esule dallarivoluzione francese, morì a Parma il 12 feb. 1793.BIBLIOGRAFIA:Dacci; P.E. Ferrari.Il Teatrino in casa del marchese Lianos. «L’anno 1771 fucostrutto un picciolo Teatro in Casa del Sigr Ministro di StatoMarchese Lianos e vi si cantarono due Operette per musica la primadelle quali era intitolata Rose et Colas» (A.S.Pr, Moreaude St Méry, b. 24-26).Il Teatrino in casa Magnani. «Una nuova Società di Dilettanti Francesiformossi nell’anno 1778 la quale fece costruire un picciolo Teatronella Casa del Tessandro Magnani dal quale si era pigionato una Sala.[ ... ] Da questa società nacque quella [risultano 27 membri] chepoi recitò a Marore nel Teatro del Cavaliere Petitot, e che haseguitato a recitare fino all’autunno del 1791 epoca in cui gliaffari politici sciolsero tutte le società riflessive per non destarsospetto veruno al Governo». (A.S.Pr, Moreaude St Méry, b. 24-26).IlTeatrino nel palazzo Malaspina Del Monte.Costruito nel XVIII sec. Al primo piano dell’omonimo palazzo (oraborgo Tommasini 33) fu adibito a spettacoli privati. Il 28 mar. 1813alcuni dilettanti vi eseguirono il dramma Pasquale ossia Ilpostiglione burlato di Francesco Albergati Capacelli e F.Malaspina, ridotto in un atto da Filippo Pallavicino e musicato daGiuseppe Alinovi. Per l’occasione fu pubblicata una Letteradell’avv. Domenico Rossetti, compilatore del Giornaledel Taro, sul melodramma che andò in scena la sera del 28 marzo1813 nel privato Teatro Malaspina Del Monte in Parma, indirizzatoall’illustre Filarmonico il Sig. Angelo Bianchi dimorante inPiacenza. (Pr: Paganino, 1813). Vi cantarono Agostino De Lama,Francesco Corradi e il marchese Filippo Pallavicino, che sostenne consuccesso la parte comica.I Malaspina avevano anche un teatrino nella villa di campagna. Alla data del 28 lug.1766, si legge nella cronaca dello Sgavetti, «Il sig. marchese diFelino, il sig. inviato di Spagna, ed altri molti cavalieri e dammevanno questa sera al Pantaro dà madama Anna Malaspina, dove varijcavalieri presentano una comedia studiata, ma io credo si farannocompatire» (per gustose notizie su questa nobildonna, vediGambara/Ville, pp. 43 seg.).Il Teatrino nel palazzo Manara. Nella sala del palazzo (inborgo Riccio 7) del marchese Agostino Manara, archivistae provveditore alla musica dell’Accademia Filarmonica, il 25 mar.1783, alla presenza del duca, si dette il concerto di inaugurazionedell’Accademia.BIBLIOGRAFIA:Vetro/Accademia.Il Teatrino in casa Nasalli.IlGiornale di Parma (A.S.Pr, ms 14) scrive che nel carnevale1777 «In casa del conte presidente Nasalli da una compagnia dinobili giovani furono rappresentate queste due tragedie, cioè LaZaira del sig. Voltaire, ed il Valsei ossia l’eroe scozzese:dopo le quali recite v’era l’intermezzo di Petronio».Il Teatrino nel palazzo Pallavicino. Era sito nel grandiosopalazzo in piazzale Santafiora. Lo Sgavetti riporta che nel mag. 1764vi fu alloggiato il duca di York, in occasione del passaggio daParma. In suo onore fu allestita una sontuosa festa da ballo erappresentata un’opera in musica.Il Teatrino in casa Paulucci di Calboli. Nel 1817nell’abitazione del marchese Francesco Giuseppe Paulucci diCalboli venne eseguito il dramma sacro Giosia re di Giuda, sutesti del marchese stesso musicati da Giuseppe Nicolini e LuigiFavi. Dal libretto (Tip. Ducale, 1817. B.Pal.Pr, Misc. Parm, A696) sappiamo che era stato rappresentato anche «dai suoi piccolifigli nel Teatro di famiglia nel 1813». Morto il marchese nel 1820,e ritornata la famiglia a Forlì, il teatro venne smantellato.Il Teatrino nel palazzo dei conti Sacco. Sito in via XX marzo15, adesso in un appartamento, si può ammirare ancora un graziosoteatrino in stile Luigi XV, evidentemente fatto costruire in epocaarcadica.La sala della musica nel palazzo Sanvitale. Sito nel piazzaleomonimo, il palazzo ricorda avvenimenti storici e vanta la presenzadi ospiti illustri, tra i quali pontefici e sovrani. Nella secondametà del XIX secolo ospitò i concerti della Società del Quartettoe quelli «di Casa Sanvitale», dei quali esistono per alcuni anni iprogrammi a stampa.Il Teatrino nella villa Scotti. Per la storia della musicaquello di Villombrosa fu il Teatrino più importante, per la primaassoluta dell’opera che vi fu eseguita. Edificato nel 1788 dalmarchese Fabio Scotti in un fabbricato a fianco della sua villa aPonte Dattaro, sappiamo soltanto del famoso spettacolo eseguitovi nel1809 con l’opera Agnese, composta espressamente daFerdinando Paër. Vi cantarono alcuniprofessionisti, ma il maggior numero degli interpreti era composto danobili dilettanti. L’opera, che incontrò un grande successo, fureplicata diverse sere. (Nel 1811 fu ripresa al Teatro di S. Caterinadel Collegio dei Nobili, poi approdò a Vienna e in altre città).Ceduto nel 1939 allaBanca Commerciale, fu distrutto assieme alla villa per costruirenella sua area il centro contabile.BIBLIOGRAFIA:Maurizio Corradi Cervi. L’inaugurazionedel Teatro Scotti a ponte Dattaro,in A.Pr,1950.Nella frazione di Marore si trovano i 2 teatrini delle ville Petitot e Borgasso.Il Teatrino nella villa Petitot. Nella villa Anceschi, giàappartenuta all’architetto Petitot, appassionato musicista ecantante (1727-1801), si trova un teatrino ancora intatto costruitodal proprietario per piccoli spettacoli. Si trova nel sottotetto ed ècomposto da un semplice quadrilatero con grandi pannelli in telasorretti da 6 colonne. Il proscenio, le quinte, la scena di fondosono dipinti con figure ed elementi architettonici classicheggianti,lo scenario è diviso in 3 parti da 4 colonne doriche di legnodipinto in finto marmo con ai lati le statue di Apollo e di Minerva.La veduta prospettica con corso d’acqua, barca e paesaggiocollinare visibili nella parte centrale è affrescato sul muro stessodello stanzone. Sia il fregio che il plafone sono decorati. Circa glispettacoli che vi erano eseguiti, leggiamo che «Una nuova Societàdi Dilettanti Francesi formossi nell’anno 1778 la quale fececostruire un picciolo Teatro nella Casa del Tessandro Magnani dalquale si era pigionato una Sala. [ ... ] Da questa società nacquequella che poi recitò a Marore nel Teatro del Cavaliere Petitot, eche ha seguitato a recitare fino all’autunno del 1791 epoca in cuigli affari politici sciolsero tutte le società riflessive per nondestar sospetto veruno al Governo. Le Persone che hannosuccessivamente recitato nella Società Petitot in Marore sono:Mangot Padre, Mathey Padre, Ravanet Padre, Berchet Giovanni, BerchetAmadeo, Montlouis Petitot, Petitot l’ainé, Duplessis Joseph,Mangot Figlio, Laurent Lodovico, Laurent Antonio, Orcel, PrudentGiovanni, Mathey Madre, Labraisieres Madre, Mangot Agata, LeoniceBoudard, Trombara Anna, Bubaton Victoire, Prudent Luigia, PrudentTeresa, Berchet Gaetana, Jourdan Filippina,Berchet Luigia, Toccoli N, Maumai N.». (A.S.Pr,Moreau de St Méry,b. 24-26).Il Teatrino nella villa Borgasso. Costituito da unsalone della seconda metà del XVIII sec, fu allestito dai contiDall’Asta, di cui uno, Carlo,verso la fine del 700 era cantante esuonatore di cetra. Il Teatrino presenta ai lati dei loggiatiparalleli sostenuti da 3 arcate per parte, eleganti balaustre epilastrini. Le pareti sono affrescate con maschere italiane epersonaggi buffoneschi. Fu utilizzato per recite e danze di cui nonsi hanno dettagli.BIBLIOGRAFIA:Lodovico Gambara. ITeatri minori, inAllodi; Gambara/Ville(pp. 77-81); MarcoPellegri. E.A.Petitot.Pr: Tip.Cooperativa, 1965, pp. 143-144; Giorgio Cusatelli (a cura). Petitot,un artista del Settecento europeo a Parma.Pr: Fondazione Cassa di Risparmio, 1997, pp. 336-337.Il Teatrino nella villa Avogadro, detta ‘La Pellegrina’. Nellafrazione di Vigheffio di S. Pancrazio, in una superba costruzione del1820, vi era un teatrino dei cui spettacoli non si è conservatanotizia. Ospitò nel 1929, la prima assoluta del balletto Violad’amore, musicato da Renzo Martini su testo di LuigiPasserini. Fu l’ultimo spettacolo, in quanto il locale fu poiadibito a dormitorio di un convento di suore.BIBLIOGRAFIA:Gambara/Ville;Lodovico Gambara. ITeatri minori, inAllodi (p. 215).Il Teatrino nella villa dei conti Terzi. Il Bédaridascrive che in quella villa a Vigatto vi era un Teatrino nel quale,tra l’altro, fu rappresentata nel 1736 una commedia del Frugoni.Teatrino del quale, nel volume del Gambara sulle ville parmensi nonsi fa cenno.
ultimo aggiornamento: 08/07/2014
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza