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Parma, La musica sacra in altri luoghi


Se tridui e messe solenni con musica si susseguivano nelle varie chiese quasi senza interruzione per le ‘allegrezze’ dei principi, il passaggio di ospiti illustri, le feste di precetto, come pure per scongiurare pestilenze, siccità, alluvioni, terremoti o ringraziare per gli scampati pericoli, i conventi e il clero facevano anche concorrenza ai laici nell’organizzare spettacoli musicali.
Il msBorra riporta che presso i padri benedettini di S. Giovanni Evangelista alla fine del Seicento c’era un attivo teatro: nel 1694, il 13 feb, si legge: «Si è recitata un Opera da PP Benedettini in suo convento», che fu ripetuta il 20, quando è riportato: «E’ stata rappresentata questa sera l’opera intitolata Il Ludovico Pio».
Un teatro era anche nel convento dei domenicani di S. Pietro Martire dove, nel 1700, si dette l’oratorio in 2 parti Megera delusa, Sonetto dedicatorio dei padri collegiali di S. Pietro Martire di Parma a Dorotea Sofia, duchessa di Parma e Piacenza (Pr: Giuseppe Rosati, 1700). Il 23 gen. 1712 in questo teatro era crollato un palco con grande spavento degli spettatori. Spettacoli furono anche allestiti nel teatro in seminario, dove addirittura si commissionavano le scenografie a Pietro Righini (1 mar. 1715) e, parimenti, si ha notizia di recite allestite dalle convittrici,‘dame dozzinanti’, presso il convento delle madri Orsoline.
Un esempio della quantità di musica, che veniva eseguita a Parma in un anno, ci è dato dal ms del Borra (A.S.Pr), dove è riportato il calendario delle feste per il 1714, distinguendo quelle religiose dalle laiche. Sappiamo così delle musiche sacre che vennero eseguite nella chiesa del convento di S. Paolo, nel chiostro di S. Francesco, in S. Benedetto, in S. Maria Bianca, in S. Vitale, in S. Maria in borgo Taschieri, in S. Cristina dei teatini, nella chiesa delle monache di S. Maria delle Grazie, in S. Domenico; che il giorno di S. Dorotea a S. Brigida si festeggiò in tal modo la duchessa per il suo onomastico. Poi ancora vespri in musica nell’oratorio di S. Giuseppe; una messa solenne con musica nella chiesa degli Eremitani; vespri in musica in S. Ambrogio; musica solenne per la processione della B.V. del Carmine; Te Deum in S. Pietro martire; una festa con musica nel monastero delle baiarde; un Te Deum in S. Rocco; mottetti e sinfonie in S. Cristina; il 23 mar. uno Stabat Mater in musica in S. Sepolcro.
Se un avviso a stampa (A.S.Pr, Comune, Spettacoli, b. 2146) proibiva le cantilene, le sinfonie, le serenate e i canti sacri davanti alle edicole dopo il tramonto, «sotto pena arbitraria», un bando del 28 dic. 1776 rinnovava il divieto di organizzare feste e balli durante le feste di precetto, sotto pene pecuniarie e corporali (A.S.Pr, Gridario, v. 99).
ultimo aggiornamento: 07/07/2014
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza