Dizionario


A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z
stampa
Numero voci: 284.

Parma, Il Teatro Reinach, poi Paganini


Il banchiere ebreo di Francoforte Oscar Reinach, volendo essere nominato barone, offrì alla città di Parma la somma di 71.597 lire, ottenendo così dal re l'ambito titolo nobiliare. Il 28 set. 1867 Parma lo nominò cittadino onorario e decise di costruire con la somma offerta un politeama, le cui rendite dovevano essere devolute per beneficenza. Per la cifra mancante provvide il Comune, alienando alcuni beni religiosi. Il Teatro sorse sull'area della chiesa e del convento di S. Pietro Martire, che erano stati demoliti nel 1818 e la sala, sia nelle dimensioni che nell'orientamento, ricalcava la pianta della chiesa, per sfruttarne le fondamenta. Il progetto fu di Pancrazio Soncini e l'inaugurazione si ebbe nel carnevale 1871. L'esterno era neoclassico. Si accedeva da un ampio loggiato sostenuto da pilastri e 5 arcate; nel piano superiore, la cui facciata era divisa da lesene con capitello, si aprivano ampie porte finestre; il tetto era nascosto da un alto cornicione con 6 statue poggianti su plinti. L'ingresso laterale, sulla facciata di sinistra, era riparato da una pensilina in ferro battuto con vetri colorati. La sala, che poteva ospitare 1500 spettatori, era a ferro di cavallo con 2 palchi di proscenio; vi era poi un ordine di palchi, un'ampia gradinata, un loggione. Gerolamo Magnani dipinse il sipario e decorò l'interno in bianco con lo sfondo dei palchi e delle logge in celeste. Gian Giacomo Calloud, già attore comico, ne assunse l'appalto con un affitto di 5000 lire annue. Gli spettacoli ebbero inizio il 2 mag. 1871, mentre per il periodo estivo fu allestito nelle adiacenze un 'Teatro del Giardino', costruito dal Magnani, e inaugurato il 30 giu. 1877. Morto Calloud nel 1878, la gestione passò a vari appaltatori, fino a Ugo Montanari nel 1894 e dal 1913 a Lohengrin Campanini per conto dello zio Cleofonte, che aveva acquistato il Teatro dal Comune, vincendo la concorrenza del Montanari e di Ermete Novelli. Cleofonte Campanini, il cui intendimento era farne un centro sperimentale per giovani compositori e cantanti lirici, fece ricostruire integralmente l'interno e l'inaugurò durante la stagione verdiana, dirigendovi l'8 ott. 1913 il Rigoletto. Morto lo zio, Lohengrin lo gestì per qualche tempo, poi lo affittò, per venderlo il 30 gen. 1934, e il nuovo proprietario lo dette in gestione a una società di distribuzione cinematografica. Nel feb. 1939, prevenendo la legge che vietava l'esterofilia nelle denominazioni dei locali pubblici, il Teatro prese il nome di Paganini. Il 13 mag. 1944 fu distrutto da un bombardamento aereo. Era il teatro delle famiglie di Parma, dove a prezzi modici si poté assistere a spettacoli d'ogni genere: di opera lirica, operetta, prosa, arte varia, rivista, comizi politici, cinematografo.
BIBLIOGRAFIA: Cesare Alcari. Cinquant'anni di vita del Teatro Reinach di Parma: 1871-1921. Pr: Tip. G.Pr, 1921; Gaspare Nello Vetro. Teatro Reinach. Gli spettacoli musicali: opere, concerti, operette. Pr: Comune di Parma, 1995.
ultimo aggiornamento: 07/07/2014
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza