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Parma, Il Nuovo Teatro Ducale, poi Regio


Nel 1821 il vecchio Teatro Ducale era in condizioni precarie. Fu così deciso di costruirne uno nuovo e a tal fine fu acquistata l'area di parte del monastero di S. Alessandro. L'architetto fu Nicola Bettòli, che portò a termine l'opera in 8 anni e il Teatro fu inaugurato nel 1829 con la Zaira, scritta appositamente da Bellini. Nel 1849, alla morte di Maria Luigia, il Teatro prese il nome di Regio mentre con l'annessione del Ducato al Regno d'Italia venne ceduto al Comune. La facciata in stile neoclassico è costituita da un portico di 10 colonne poggianti su 3 gradini; 5 finestroni con cornici e timpani triangolari sovrastati da un finestrone semicircolare (che dà luce al Ridotto) fiancheggiato da 2 bassorilievi, opera di Tommaso Bandini, rappresentanti due 'Fame'; al centro del timpano una lira e maschere teatrali. 2 avancorpi leggermente arretrati e costituiti da 3 archi ciascuno, sovrastati da altrettanti finestroni, congiungono il teatro con quelli che erano il monastero di S. Alessandro e le dipendenze del palazzo ducale. Il Molossi nel Vocabolario topografico scrive che nel 1832, al termine del cavalcavia verso la chiesa di S. Alessandro, vi erano "alcune case destinate per attori". La sala ad elisse di grande armonia di linee e proporzioni, con un palco reale, 4 ordini di palchetti più un loggione, è capace di circa 1300 posti. Il diametro maggiore è di m. 18,88, il minore 16,60. Nel 1853 le decorazioni originarie in chiaro scuro di Paolo Toschi e Nicola Bettoli furono sostituite da quelle dorate da Gerolamo Magnani, che compì tutta l'operazione in 4 mesi. La decorazione del soffitto risale anch'essa al 1853, sostituendo quella di Giovanni Battista Borghesi, autore anche del sipario, che rappresenta il Trionfo della Sapienza. Il lampadario, opera parigina del peso di 11 quintali, fu collocato nel 1853, anno in cui fu effettuato l'impianto di illuminazione a gas, che nel 1913 fu sostituito con quello elettrico. Il Ridotto è formato da un ampio salone decorato riccamente e circondato da eleganti sale. Il Teatro Regio ha una tradizione tra le più famose sia per gli spettacoli che vi sono stati eseguiti sia per la fama del pubblico che era di competente ed esigente.
BIBLIOGRAFIA: Assai ricca. Per la cronologia: Paolo Emilio Ferrari. Spettacoli drammatico-musicali e coreografici in Parma: 1628-1883. Pr: Battei, 1884; Claudio Del Monte e Vincenzo Raffele Segreto. Cronologia degli spettacoli lirici. 5 v. Pr: Teatro Regio, 1979-1989. Non esiste una storia completa, ma alcune opere trattano l'argomento: Pier Maria Paoletti. I 140 anni del Teatro Regio, in "I Teatri di Parma". Mi: Nuove Edizioni, 1969, pp. 125-171; AA.VV. Omaggio al Regio nel 1500 anniversario dell'apertura. Pr: Teatro Regio, 1979.
ultimo aggiornamento: 07/07/2014
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza