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- Parma, I cori e le società corali
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- Parma, La Società Parmense per l’istruzione gratuita di canto corale e il Ricreatorio Garibaldi.
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- Parma, La sala della musica nel palazzo Sanvitale
- Parma, La Societa' Parmense Per L'Insegnamento Gratuito del Canto Corale
- Parma, L'Archivio Storico del Teatro Regio
- Parma, L'Opera Lirica Nell'Eta' Farnesiana
Varie
Il 5 nov. 1873, per iniziativa del dott. Giuseppe Buzzi e di 40 soci, dato che "vi hanno nella Città nostra molti artigiani, che sebbene dotati di buoni mezzi vocali, non se ne possono valere, né come occupazione da cui trarre onorato guadagno, perchè manca loro la coltura elementare della musica" (
Regolamento esecutivo. Pr:Tip. Ferrari, 1874, 15 p), venne fondata una scuola popolare per l'istruzione gratuita del canto corale.
Oltre ai soci, che pagavano 50 centesimi al mese, raccolti a trimestri anticipati da un collettore, che era retribuito con il 6% della somma riscossa, la società poteva contare su dei benemeriti finanziatori (
Statuto. Parma: Tipografia del Presente, 1876, 4 p.).
La Società era retta da un consiglio di amministrazione,mentre nella scuola il direttore tecnico era Italo Azzoni.Il docente di solfeggio fu Giovanni Fasoli (in servizio fin dall'apertura nel 1874, retribuito con 1 lira a lezione, dal 1875 con 25 lire al mese per i 9 mesi di apertura della scuola, aumentate a 30 lire nel 1890); il docente di coro dal 1874 al 1876 fu Giuseppe Griffini (2 lire a lezione) e dal 1877 Eraclio Gerbella (nominato a seguito di concorso per titoli e retribuito progressivamente con 50,60, e dal gennaio 1881 con 70 lire al mese per i 9 mesi). Due volte alla settimana (le classi erano maschili e femminili e le lezioni si tenevano in giorni diversi) veniva impartito l'insegnamento del canto corale, del solfeggio, e, per gli analfabeti, vi erano corsi di "elementi di lettura e scrittura", tenuti dal maestro Carlo Delfrate.Per essere ammessi, gli uomini dovevano essere tra i 20 e i 30 anni, le donne tra i 15 e i 25. Il corso aveva la durata di tre anni, due volte l'anno gli allievi dovevano superare degli esami, ed era consentita soltanto la ripetizione di un anno. Al superamento dell'esame finale, veniva consegnato un diploma. Ogni anno venivano presentati in un saggio pubblico in cui ci si avvaleva di un'orchestra di professori attivi in città, successivamente anche di quella del Conservatorio. Nei vari anni i saggi si tennero sia al Ridotto del Teatro Regio, che al Teatro Reinach, al Teatro San Giovanni, al Teatro del Convitto Maria Luigia. Nella scuola studiarono centinaia di giovani,molti dei quali diventati provetti coristi, che furono richiesti in tutti i teatri del mondo, e anche alcuni cantanti solisti.La scuola ebbe la prima sede in un locale in affitto mentre, dal 30 giu.1877, si spostò dopo aver effettuato lavori di restauro, nell'ex-Palazzo di Finanza nella strada maestra San Michele 105,peril quale pagava l'affitto al Demanio. Tra le prime spese,nel 1873, fu acquistato dallo Stabilimento Berzioli un pianoforte della ditta parmigiana F.Giordani e G.B. Gherardi,per un importo di 700 lire,pagato a rate di 20 lire al mese. Nel primo ciclo 1874-76 gli alunni furono 64 ogni anno e, alla fine del triennio, conseguirono il diploma 7 alunni e 2 alunne. Nel 1875 sette alunne avevano ricevuto scritture,mentre l'anno dopo erano state 10 in teatri nazionali e 2 in quelli esteri. Gli alunni meritevoli ricevettero a fine anno dei premi in denaro e la Società concesse anche dei sussidi. Un esempio di questi si può leggere nel verbale del consiglio direttivo del 14 feb. 1881 quando accordò all'allieva Brigida Barborini un sussidio di 50 lire "una volta tanto quale sovvenimento per recarsi a Milano a compiere gli studi di canto ai quali, per sue doti grandissime, è portata dando sicura arra di pronta riuscita".E non vi furono mai denari investiti meglio: Brigida Barborini, in arte Dina Barberini, percorse una brillante carriera in Italia ma specie nei grandi teatri dell'Impero Zarista.
Il 17 lug.1877 la Società strinse un accordo con il presidente della banda musicale di Parma, Enrico Carreras, per prestare assieme servizi retribuiti in occasione di onoranze funebri. Nell'ott. 1877 i coristi vennero dotati di una divisa che venne fornita dal capo sarto del Distretto Militare:35 uomini ricevettero giacca, calzoni, pettorina e cappello di feltro nero di "forma alpina", 20 donne una veste completa.
Dal 1877 fu tenuta la stesura di dettagliate statistiche (quelle dei primi tre trienni vennero pubblicate nel feb.1883), dalle quali risulta che fino al 1882 il numero degli alunni era andato via via crescendo (da 100 nel 1877 a 158 nel 1882), come pure le loro scritture in teatri locali,nazionali ed esteri. Per tutti gli allievi erano indicati i mestieri esercitati, ben 39: tra gli uomini erano in prevalenza i calzolai, tra le donne le sarte e le stiratrici,ma non mancavano sottufficiali del Regio Esercito, possidenti e maestre.
Il 24 dicembre 1880 venne stilato un contratto con le imprese dei Teatri Regio e Reinach: queste si impegnavano di utilizzare gli alunni diplomati, e in caso di bisogno, anche i non ancora diplomati dichiarati idonei. Nel 1886 venne deciso di ammettere alla Scuola anche gli alunni della Casa di Provvidenza, che ospitava trovatelli e orfani, i quali avessero compiuto 17 anni, dato che a quell'età cessava di essere impartita l'istruzione nella Casa. L'anno dopo venne dato alle stampe il nuovo
Statuto. Nella seduta del 24 ago. 1892 il Consiglio Comunale "mirando a togliere dall'ozio e dal trivio i giovanetti poveri delle nostre scuole, e quanti altri abbisognano di sorveglianza, per educarli a vita civile ed operosa", sulla scia di quanto già fatto in altre città, approvò l'istituzione di un Ricreatorio Civile (A.S.C.Pr,
Beneficenza,
1896, b. 1142). Nella seduta del 19 apr. 1893 fu deciso di provvedere all'allestimento dei locali nell'aranciera del pubblico giardino e di provvedere con 1000 lire del bilancio e con la vendita di piante di proprietà del Comune (con esclusione degli agrumi), mentre il funzionamento sarebbe stato assicurato "con offerte private". La struttura sarebbe stata riservata ai giovanetti dagli 8 ai 16 anni. Il 28 mag. 1893 vennero inaugurati in piazza Grande il monumento a Garibaldi con un discorso di Felice Cavallotti e nella stessa circostanza il "ricreatorio laico". Oltre all'aiuto materiale, tra le finalità del Ricreatorio vi fu quella corale: fu infatti trasferita in questa sede la Società Parmense per l'insegnamento gratuito del canto corale, il cui istruttore e direttore rimase Eraclio Gerbella. Animatore instancabile ed entusiasta, dette vita a una intensa attività artistica, allestendo spettacoli pubblici, finanziandoli in tutti i modi. Nella delibera del Consiglio Comunale n. 21 del 25 ago. 1894 leggiamo: "Per sopperire alle spese poste a carico del Dormitorio dei Vecchi abbandonati, dipendenti dalle rappresentazioni datesi nel Ricreatorio del melodramma
I fanciulli venduti, fa d'uopo di vendere il materiale tutto del teatro specialmente quello che servì per la costruzione del teatro medesimo. [ ... ] Che conviene mantenere quel locale allo stesso uso onde valersene per istruire i giovani nella recitazione. nel canto e nella ripetizione d'altre rappresentazioni melodrammatiche, e perciò la prefata Commissione delibera di far voto al Municipio di acquistare tutto il materiale predetto". La Giunta approvò la spesa (tra le 700 e le 800 lire) eccedente gli incassi ottenuti con la rappresentazione e il Ricreatorio ebbe il suo Teatrino. Nell'A.S.C.Pr (
Fondo Ferrarini) si trovano le locandine di 2 operine rappresentate nel dic. 1895:
Il barbiere e l'avaro, musicato da Lodovico Spiga, e
I fanciulli venduti, da Federico Parisini. Assieme a queste operine, le cui scene erano addirittura di Giuseppe Giacopelli e di Mario Soncini, vennero messi in scena brani e cori di opere. Il 29 ott. 1896 si dette
Il piccolo Haydn, musica di Alfredo Soffredini. Gli scenari furono degli stessi scenografi, come pure Azzoni era il direttore del coro e dell'orchestra: anche i solisti erano gli stessi: Giovanni Ghinelli, Roberto Adorni, Arnaldo Fontana, Ausonio Valla. I prezzi, popolari, erano di 50 centesimi e per le 6 rappresentazioni previste erano offerti degli abbonamenti. Non sappiamo di altri spettacoli, ma che Gerbella prestò la sua opera in favore di questa istituzione per più di 10 anni. La sezione corale venne probabilmente soppressa quando nel giu. 1903 il Comune, per liberarsi del peso della banda, istituì una
Scuola Comunale di Canto Corale, diretta da Luigi Fontana, già direttore della banda. Dopo la I guerra mondiale questa scuola fu diretta da Annibale Pizzarelli.
BIBLIOGRAFIA. Vetro/Reinach; Vetro/Banda (pp. 73-74).
ultimo aggiornamento: 15/06/2006
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza