Il 14 mar. 1929, per iniziativa del podestà Mantovani, prima in Italia, fu fondata a Parma una Scuola comunale di liuteria annessa al Conservatorio di musica. Il podestà con questa iniziativa tendeva a "far rifiorire le antiche e gloriose tradizioni della liuteria italiana preparando il liutaio colto e provetto". L'insegnamento fu affidato al vicentino Gaetano Sgarabotto, che aveva il laboratorio privato in borgo Riccio. Il primo nucleo di allievi fu scelto tra gli orfani degli Ospizi Civili. La scuola, approvata dal Ministero dell'Educazione Nazionale, benché avesse all'inizio carattere sperimentale, conseguì presto brillanti risultati. Nel 1930 vinse la gran coppa Zanibon e la medaglia d'oro al concorso di liuteria di Padova con un trio di violino, viola e violoncello, e nel giu. 1932, con un violino, ottenne un diploma al merito con medaglia d'oro alla fiera campionaria di Bologna. A seguito di questi risultati fu riconosciuta regolarmente dall'autorità tutoria del Comune e venne dotata di un fondo per il regolare funzionamento. Il corso, in 7 anni a tempo pieno, prevedeva esami ogni anno e uno finale di maestro liutaio. Era strutturato in materie tecniche (quelle di stretta attinenza alla fabbricazione degli strumenti: teoria della liuteria, acustica, uso degli arnesi, studio del materiale impiegato, delle vernici, degli strumenti ad arco) e culturali (italiano, storia, geografia, matematica, disegno, musica teorica, cultura fascista). Docenti erano Gaetano Sgarabotto e il figlio Pietro per le materie tecniche, Aristide Foà per le altre. La scuola dette ottimi risultati e diplomò allievi, quali Sesto Rocchi e Raffaele Vaccari. In concomitanza con l'apertura dell'analoga istituzione statale a Cremona, la scuola venne chiusa nel 1938. Riprendendo l'idea del podestà Mantovani, nell'anno scolastico 1975-76 una Scuola di liuteria fu aperta al Conservatorio di musica di Parma: e affidata a Renato Scrollavezza, che ha dato vita a un florido corso, al quale sono affluiti allievi da tutto il mondo, conseguendo risultati di prim'ordine. Nel 1992 è stata soppressa dal Ministero della Pubblica Istruzione, ma nell'ott. ha ripreso a funzionare nello stesso edificio, presso la sede del Centro Internazionale di Ricerca dei Periodici Musicali.