In questo 'stabilimento', presieduto dal conte Luigi Sanvitale, che ospitava 60 fanciulli trovatelli o in particolari situazioni familiari, che si dedicavano all'apprendimento di 15 mestieri artigianali, si insegnava disegno, calligrafia, ginnastica. Nel 1847 si iniziò a impartire anche l'insegnamento della musica, e molti professori si prestarono a darvi lezione gratuitamente, contando su di una successiva regolarizzazione della posizione, come era avvenuto per la Scuola di musica dell'Ospizio delle Arti. I docenti furono: Luigi Dall'Argine per il canto corale; Francesco Bucellati, Paolo Guardoli e Giuseppe Frattini per il pianoforte; Giovanni Malvisi per il violino; Francesco Adorni per il violoncello; Augusto Vial per il flauto. In un'accademia del 25 ago. 1847 i giovanetti dettero prova della loro valentia, suonando e cantando in una Messa scritta appositamente da Luigi Dall'Argine e il 20 mar. 1848 in un Inno funebre per coro e banda per i caduti nel conflitto di Parma, scritto dallo stesso (B.Pal.Pr, Fogli volanti, A 92). Dopo 3 anni, considerato che la pubblica amministrazione non intendeva aderire all'aspirazione di stabilizzazione, i docenti desistettero dalle lezioni.