Nel 1911 si raccolsero sotto questo nome i musicisti Mario Silvani, Vito Frazzi, Arnaldo Furlotti, Luigi Bevilacqua, Bruno Barilli, e i letterati Edoardo Fornarini, Giuseppe Baroni, Riccardo Guazzi, Ildebrando Cocconi. Dei musicisti maestro riconosciuto era Ildebrando Pizzetti. Non esisteva uno statuto: l'unione era più spontanea che programmatica. Si trattava soprattutto di riconoscersi in una origine comune che aveva nell'ambiente affinità e radici: c'era il sostegno della discussione appassionata, un reciproco riversare esperienze, aspirazioni, risultati, c'era il rinnovamento musicale iniziato da Pizzetti con il proposito di "restaurare rinnovando". Per fungere da catalizzatore alle forze innovatrici in una Parma letargica, il 30 lug. 1911 uscì il primo numero di Medusa, rassegna musicale-artistica diretta da Mario Silvani, che rappresentò il momento di maggior fusione dei componenti la Camerata. Nel 1912 il gruppo futurista di Parma, che doveva dare vita all'Incendiario, decise di confluire in Medusa. La rivista, però, dal n. 4 sospese la pubblicazione in vista della ristrutturazione, e l'iniziativa non fu ripresa. La partenza di alcuni membri e il decesso di altri causarono un progressivo allentamento, mentre la I guerra mondiale fece di fatto sciogliere il sodalizio che aveva dato una scossa di vivacità allo stagnante ambiente culturale della città.