Il 27 giu. 1901 un'assemblea approvò lo statuto di questa associazione, che si prefiggeva di portare incremento al commercio promovendo anche spettacoli musicali ad alto livello. Nell'autunno, in occasione della Fiera, per la generosità di Cleofonte Campanini e della moglie Eva Tetrazzini, che rinunciarono a ogni compenso, la Società poté allestire una splendida edizione della Tosca con una compagnia di prim'ordine. Parimenti, nel 1907 furono rappresentate 3 opere (Germania, Loreley e Rigoletto), sempre dirette dal Campanini, che portò nella città quei grandi cantanti di livello internazionale che facevano parte della compagnia che agiva sotto la sua direzione all'Auditorium Theatre di Chicago. Alla Pro Parma fece capo anche la banda musicale della città nel periodo precedentela I Guerra Mondiale. Nel lug. 1939, con una convenzione podestarile, la Società ebbe per un triennio la gestione del Teatro Regio per l'allestimento degli spettacoli lirici.Degno di nota è il trasferimento a Parma del Teatro delle Novità.Inaugurato a Bergamo il 9 set.1937 con Maria d'Alessandria di Giorgio Federico Ghedini, si proponeva di eseguire ogni anno con una spesa moderata tre o quattro opere inedite di autori italiani. Nel 1942, dopo cinque stagioni (nelle quali vennero eseguite, tra le altre, nel 1938 Medusa di Bruno Barilli e nel 1940 Il mito di Caino di Franco Margola), essendo venuti meno i contributi cittadini, il direttore generale dello Spettacolo, De Pirro, su iniziativa dell'Associazione Pro Parma, portò il Teatro delle Novità al Teatro Regio. Nel 1942 vennero così eseguiti: Minnie la Candida di Riccardo Malipiero jr (19 nov.1942), Ariodante di Nino Rota (22 nov.) e Antigone di Lino Liviabella (29 dic.). Nel 1943, questa stagione sperimentale venne sospesa a causa dei drammatici eventi bellici, ritornando a Bergamo nel 1950.