Nel 1836 presentò la domanda per concorrere allo stesso posto di maestro di musica di Busseto, cui era candidato anche Giuseppe Verdi. Si ritirò però dal concorso, congratulandosi con lui. In una lettera del 16 set. 1837 Verdi gli scrisse da Busseto, restituendogli le 9 lire austriache che gli aveva spedite, "perché quelle lezioni che io vi ho date non meritano paga. In quanto poi alle lezioni scritte al momento non ve le posso mandare perché me ne servo per altri scolari". Dal 1838 fu maestro e direttore della banda di Guastalla e nei manifesti delle stagioni teatrali è indicato sia maestro al cembalo che concertatore e istruttore dei cori. Nella stagione di carnevale 1844 sostituì Achille Peri al Teatro di Reggio Emilia: era indicato come maestro di cappella in Guastalla. Nel 1867, oltre che maestro della banda, era organista del duomo di Guastalla: venne invitato per il collaudo dell'organo Serassi (il n. 689) di Pieve di Guastalla, ma non era disponibile, in quanto doveva suonare nella chiesa dei Servi per la festa della Madonna addolorata. Editi dalla Litografia Vigotti di Parma, abbiamo per pf il galop Jenny e la polka Souvenir d'une belle soirée; dalla Litografia Corsini di Parma (la trascrizione per orchestra si trova nel fondo Commissione Amministrativa Teatro Regio in B.Cons.Pr); sempre per pf, Walzer e Mazurka. In un avviso per una una accademia strumentale dell'apr. 1836 risulta autore di una Gran fantasia sopra diversi motivi della Sonnambula per pf (Guastalla, Biblioteca Maldotti, Manifesti teatrali, cass. 6/4). Don Antonio Besacchi, autore di una Cronaca guastallese dal 1837 al 1875 lo dice autore di una Messa. Nel 1848 compose un Inno ai romani e un canto patriottico su versi di Zaccaria Biagi, Preghiera e giuramento.