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Numero voci: 215.

Savi Luigi


  • violoncellista e compositore
  • 15/04/1803
  • Parma
  • 03/01/1842
  • Firenze
Luigi Savi
Luigi Savi - violoncellista e compositore (foto Legato Ferrarini)
Figlio di Alfonso, il Fétis lo fa nascere a Firenze. Studiò con il padre e cominciò a suonare il violoncello in orchestra a 14 anni nelle commedie, come volontario non retribuito. Sempre con il permesso di S.M. suonò a Brescia nella stagione di Fiera e di Carnevale con una scrittura di 4 anni come I violoncello al cembalo, suonando nelle commedie al Teatro Ducale quando ritornava a Parma. Nella primavera 1820 lavorò a Bologna e in un'accademia, data al Teatro Ducale di Parma il 9 giu. 1820, eseguì una Variazione a solo violoncello di sua composizione: si fregiava del titolo di professore soprannumerario del Ducale Concerto. Il 21 feb. 1821 "S.M. ha parimenti avuta la degnazione di permettere che il figlio del professore Savi si rechi per qualche tempo a Milano per continuarvi i suoi studi". Si fermò cinque mesi, suonando anche in quei teatri. Dal carnevale 1823 (dove nel programma della stagione di Fiera era indicato "del duca di Parma") fu I violoncello al cembalo al Teatro di Reggio Emilia, tenendo l'incarico fino al 1830, anche quando, nel carnevale 1825, utilizzando il libretto già usato dal padre nel 1814, presentò al Teatro di Reggio Emilia Luigia e Leandro ossia L'amante prigioniero. Il 10 mag. 1832 era aspirante di violoncello della Ducale Orchestra di Parma (B.Cons.Pr, Archivio Ducale Orchestra). Si fece conoscere come compositore dal pubblico di Parma con la cantata su parole di Marc'Antonio Molesini, Il tempio della clemenza, eseguita al Teatro Ducale il 9 ago. 1831 per festeggiare il ritorno nella capitale della duchessa Maria Luigia dopo i moti carbonari. Con il decreto istitutivo del Collegio Maria Luigia (10 dic. 1831) fu nominato docente di contrappunto. Nel dic. 1833 Ferdinando Squassoni fu invitato a suonare a corte per l'accademia in onore del compleanno di Maria Luigia. Savi compose per lui un pezzo per violino e il virtuoso si impegnò a pagargli 60 lire, qualora avesse ricevuto un regalo dalla sovrana. Pur avendolo ricevuto, gliene pagò soltanto 31,50 e nell'ott. 1834 gli doveva ancora la differenza, pagamento che effettuò soltanto dopo una vibrata protesta del compositore (B.Cons.Pr, Archivio Ducale Orchesta). LƎ dic. 1834 Stefano Didier dette l'esame dinanzi a una commissione per provare di essere idoneo a ricoprire il posto di I flauto, restato vacante alla mortedi Raguzzi: superò la prova eseguendo un pezzo scritto appositamente da Luigi Savi (B.Cons.Pr, Archivio Ducale Orchestra). Dopo il successo conseguito nel 1834 con l'opera Il Cid, - lƎ feb, in occasione della beneficiata, fu distribuito in teatro un madrigale in suo onore, "ma il libro del Ferretti è ladra cosa". Nel 1834 scrisse il Quintetto per archi dedicato a Paganini, che fu eseguito la prima volta, presente Paganini e avendo come primo violino Antonio Bazzini, il 20 mar. 1835 al palazzo Sanvitale in Parma. Da un saggio di Carlo Pancaldi sappiamo che ebbe diverse esecuzioni anche fuori Parma, in quanto l'autore era apprezzato per questo genere. Presentato da Paganini all'impresario Lanari, nella primavera 1836 si trasferì a Firenze, rinunciando al posto vacante di I violoncello presso la Ducale Orchestra di Parma. Nella lettera che scrisse il 29 ago. 1837 da Firenze diceva che ormai era "maestro istruttore, direttore e compositore in una capitale dove guadagnava molto di più, anche perchè gode di particolari comissioni in professione [...] colla dimostaratami benevolenza di molte rispettabili famiglie". Qui ricevette la commissione per l'opera Caterina di Cleves, che fu eseguita nel gen. 1838 con successo (30 repliche) e ripresa a Roma, alla Scala di Milano, ad Alessandria e altri teatri. A Firenze lavorò nel carnevale 1838-39 al Teatro della Pergola come concertatore di 2 opere di Donizetti. Il 25 nov. 1839 fu nominato socio corrispondente dell'Accademia Tiberina di Roma per il successo che le sue opere Caterina di Cleves e Salvini e Aldelson avevano incontrato rispettivamente al Teatro Valle e all'Argentina: un accademico gli dedicò "una poetica composizione" (G.Pr, 12 gen. 1840). La Fama del 16 dic. 1841 scrive che era sposato con una giovane primadonna che aveva cantato con successo a Lucca nella quaresima, e aggiungeva che aveva sciolto il contratto che la legava alla compagnia Giardini e Soci di Roma per l'anno seguente. Colpito da grave malattia, morì a nemmeno 39 anni. Il Ferrarini scrisse che fu sepolto a S.Croce a Firenze. Il 9 gen. 1842, per celebrarlo, venne eseguito nel Collegio di Firenze da Andrea Brizzi e Gioachino Bimboni il suo Duetto per tromba e trombone. Composizioni. Opere: Luigia e Leandro ossia L'amante prigioniero, dramma giocoso per musica in 1 atto di Luigi Romanelli (Reggio Emilia, Teatro Comunale, 13 feb. 1825); Il Cid, libretto di Jacopo Ferretti (Pr, Teatro Ducale, 22 gen. 1834. Nel 1835 Mi: Ric. pubblicò 4 pezzi per canto e pf; Mi: Lucca la Sinfonia ridotta per pf a 4 m, 8 valzer e il finale; lo stesso Savi ridusse per pf la Sinfonia, edita da Ric di Firenze); L'orfanella di Ginevra (di quest'opera, che si ritiene sia rimasta incompiuta, l'editore Tovagliari di Parma nel 1836 pubblicò una cavatina e un'aria); Caterina di Cleves, melodramma in 2 atti, libretto di Felice Romani (Fi, Teatro della Pergola, 31 gen. 1838. Mi: Ric. pubblicò 6 arie per canto e pf; Mi: Canti la scena e aria "O miei sudati allori" per pf nella "Récreation pour les pianistes" dell'Ape musicale, anno II, classe II, fasc. XVII e XVIII e il duettino nell'atto II; lo stesso duettino "Dolce la morte rendimi" per canto e pf fu pubblicato anche a Fi: s.n.t.); Salvini e Aldelson, libretto di Jacopo Ferretti (Fi, Teatro della Pergola, 30 gen. 1839); L'avaro ovvero Un episodio del San Michele, melodramma in 2 atti di Felice Romani (Ge, Teatro Carlo Felice, 24 ott. 1840. Un recitativo e un terzetto per t, br e bs, "Signor Pigna", fu pubblicato da Mi: Ric.). Musica per balli: Sofia di Moscovia (Pr, Teatro Ducale, 25 gen. 1836: "viene applaudita la spiritosa musica del terzetto danzato, composto dal maestro Luigi Savi"); Currado Malaspina, ballo storico in 5 atti, inventato ed eseguito da Ferdinando Rugali (Fi: Teatro della Pergola, 1836). Cantate: Cantata per l'arrivo di S.M. Maria Luigia, 1831 (B.Cons.Pr, Fondo della Commissione Amministrativa Regio Teatro); Inno di gloria a Rossini, cantata per soprano solo, coro di soprani e coro di tenori, dedicata al contralto Carolina Augher (potrebbe essere stata scritta nella primavera del 1838, quando la cantante si esibì a Parma). Musica orchestrale: Luglio 1831, sinfonia per orch (B.Cons.Pr, Fondo Commissione Amministrativa Regio Teatro). Musica da camera: Armonia obbligata a varj istrumenti da fiato (eseguita nel 1820 in un'accademia al Teatro Ducale di Parma); Quintetto per archi dedicato a Paganini (Pr: Tovagliari, 1834); Trois quatuors, per 2 vl, vla e cello, op. 3 (Mi: Ric.); Deux quatuors, per 2 vl, vla e cello, op. 4 "di Luigi Savi, Professore al servizio della Duchessa di Parma" (Mi: Lucca); Quartetto, per 2 vl, vla e cello (Mi: Lucca); Quartetto, per 2 vl, vla e cello, op. 5 (Mi: Lucca). Composizioni strumentali: Variazioni per oboè (eseguite da Beccali al Teatro Ducale di Parma nel 1820); Variazioni per flauto (eseguite da Francesco Raguzzi il 31 lug. 1827); Capriccio per clarinetto; Fantasia per flauto; Scherzo variato per corno inglese (eseguiti al Teatro Ducale il 9 nov. 1827); 8 waltser, per pf (Pr: Tovagliari, 1834); 5 waltzer e Finale, per pf (Fi: Batelli); Terzetto ballabile, ridotto per pf (Fi: Batelli, 1836); Capriccio sopra un tema della Norma per pf acc orch (eseguito il 23 feb. 1839 in un'accademia al Teatro Ducale di Parma); Divertimento per cl (ms, B.Cons.Pr); una Grandiosa e brillante Fantasia per fl fu eseguita il 5 apr. 1838 da Giuseppe Dentoni al Teatro Ducale di Parma: non sappiamo se fu lo stesso pezzo per fl solo eseguito da Flaminio Tovagliari in un concerto dell'Accademia Filarmonica Ducale di Parma il 15 mag. 1840. Composizioni per banda: Concerto originale per oficleide (Fi: Lapini); Fascicolo composto di 4 Passi ordinari, 1 Passo doppio e 1 Waltzer (Firenze: G. Lorenzi. Si trova a Roma: Biblioteca dell'Istituto di Archeologia e Storia dell'Arte, Fondo Vessella). Musica vocale: Saluto alla primavera, romanza per s o t e pf, parole del duca di Ventignano (Mi: Ric.).
BIBLIOGRAFIA: Necrologio, in G.Pr, 15 gen. 1842; Alcari; Anesa I; Fabbri e Verti; P.E. Ferrari; Ferrarini; Fétis; Negri; Pelicelli; Regli; Stocchi; Carlo Pancaldi. Sulla importanza dell'elezione del primo violino nelle principali città italiane. Bologna: Jacopo Marsigli, 1838, pp. 5-6; Giovanni Pacini. Le mie memorie artistiche. Lucca: Pacini, 1981, pp. 27-28; Alberto Cametti. Jacopo Ferretti e i musicisti del suo tempo. Mi: Ric, 1897, p. 193; G.N. Vetro. I nostri fasti musicali, in G.Pr, 11 feb. 1980; Emilio Ghezzi. Il Gran Quintetto..., in "Atlante...", pp. 33-37.
ultimo aggiornamento: 31/01/2006
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza