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Usiglio Emilio


  • compositore
  • 08/01/1841
  • Parma
  • 09/07/1910
  • Milano
Emilio Usiglio
Emilio Usiglio - compositore (foto Legato Ferrarini)
Iniziò lo studio della musica a 5 anni con Giuseppe Barbacini, proseguì il pianoforte e l'armonia con Giovanni Rossi. Trasferitasi la famiglia a Pisa, completò gli studi a Firenze con Teodulo Mabellini. Compose a 20 anni la prima opera, La locandiera, che ottenne un'ottima critica da Francesco D'Arcais su L'opinione. Un ritratto della maturità lo fornì nel 1881 Il Teatro illustrato: un uomo alto, dalla taglia robusta, esuberante, energico, dai modi franchi e leali, istruito, piacevole conversatore, affabile, epicureo. Dedicatosi alla direzione d'orchestra, condusse al successo rappresentazioni passate alla storia della musica: la rinascita del Mefistofele a Bologna (1875), la prima della Carmen a Napoli (1877), dell'Amleto di Thomas a Venezia, la ripresa della Fosca di Gomes a Modena (1889). Nella lunga carriera diresse in un numero grandissimo di teatri in Italia, ritornando sempre per più stagioni:Ancona (1875),Civitanova, Ferrara,Firenze (Teatro Pagliano, Otello, 1888), Livorno (Teatro Casino dei Floridi),Lugo (Teatro Rossini, autunno 1884), Macerata, Matelica,Milano,Padova (Teatro Verdi, 1895), Pavia,Ravenna, Roma, Treviso,Venezia,Verona (Teatro Filarmonico, primavera 1886), ecc. e all'estero (Vienna; Parigi, 1877; Madrid, 1878-79). Portato a eccedere nell'uso degli alcolici, a volte ebbe delle disavventure per questa tendenza; con l'età soffrì di sordità e fu costretto a limitare sempre più la presenza sul podio, sul quale salì l'ultima volta nel 1897. Il 26 giu. 1892 sposò a Firenze il soprano Clementina Brusa che, alla morte, lasciò al Conservatorio di musica di Parma un capitale di 150.000 lire per premiare un'opera buffa in un concorso triennale intitolato al marito. Fu un compositore di successo di musiche teatrali, che furono accolte su tutti i palcoscenici italiani che presentavano opere buffe: La locandiera, melodramma giocoso in 4 atti di G. Barilli (To, Teatro Vittorio Emanuele, 5 set. 1861. La casa Lucca pubblicò la riduzione per canto e pf); Una eredità in Corsica, opera buffa in 3 atti (Mi, Teatro di S. Redegonda, giu. 1864. La partitura era data a nolo dalla casa Luigi Trebbi di Bologna); Le educande di Sorrento, opera giocosa in 3 atti di Raffaello Berninzone (Fi, Teatro Alfieri, 1868). La casa Lucca pubblicò la riduzione per canto e pf in 2 formati e per pf solo. Il Manferrari scrive che fu ripresa anche con il titolo La figlia del generale, eseguita a Fi, 1870. L'opera ebbe notevole successo e girò per un grande numero di teatri. Eseguita nel 1888 a Santiago nel Cile, la critica la bollò invece come cattivo adattamento dei Moschettieri della regina di Halévy; La scommessa, melodramma buffo in 3 atti di Benedetto Rado (Fi, Teatro Principe Umberto, 1870); in collaborazione con altri 5 compositori - Bacchini, De Champs, Felici, Gialdini, Tacchinardi - l'opera eroicomica La secchia rapita (Fi, Teatro Goldoni, mag. 1872); Le donne curiose, melodramma giocoso in 3 atti di Angelo Zanardini (Madrid, Teatro Reale, feb. 1879); Le nozze in prigione, 1 atto di A. Zanardini (Mi, Teatro Manzoni, 1881. La casa Lucca pubblicò la riduzione per canto e pf); I fratelli di Lara, non eseguita. Compose le musiche per il ballo del coregrafo Lodovico Pedoni Atabalipa degli Incas o Pizzarro alla scoperta delle Indie (Fi, Teatro Nazionale, autunno 1866). Pubblicò alcune composizioni vocali: Rimembranze dell'Arno, album vocale dedicato a Giovanni Pacini (Fi: Guidi); Allora... e adesso, stornello (Mi: Lucca); Lamento d'oltre tomba, per canto e pf (Mi: Fantuzzi); Su marinar, barcarola per canto e pf (Mi: Fantuzzi).
BIBLIOGRAFIA: Gino Monaldi. I miei ricordi musicali. Roma: Ausonia, 1921, pp. 60-63; Ferrarini; Macerata (v. II, pp. 308, 327, 387); Madrid; Manferrari; Vetro/Muzio; Vetro/Reinach; G.N. Vetro. I nostri fasti musicali, in G.Pr, 6 feb. 1978; Venturini.
ultimo aggiornamento: 07/06/2006
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza