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Numero voci: 119.

Votto Antonino


  • direttore d'orchestra
  • 30/10/1896
  • Piacenza
  • 09/09/1985
  • Milano
Quando era ancora bambino, il padre, armaiolo di un reggimento di cavalleria, fu trasferito da Piacenza a Napoli, e in quella città fece gli studi musicali al Conservatorio, dove ebbe per maestri Camillo De Nardis per la composizione e Alessandro Longo per il pianoforte, strumento in cui si diplomò nel 1915. Dopo aver preso parte come combattente alla I guerra mondiale, nel 1919 iniziò la carriera di concertista, producendosi alla Società del Quartetto di Napoli, all'Accademia di S. Cecilia di Roma e in altre sale prestigiose. Trasferitosi a Trieste, dal 1919 al 1821 insegnò pianoforte al Liceo musicale, iniziando anche l'attività come maestro sostituto al Politeama Rossetti. Ettore Panizza lo condusse con sé al Teatro Colon di Buenos Aires e nel 1922 entrò al Teatro alla Scala di Milano, dove collaborò con Toscanini. Qui debuttò come direttore nel 1923, dirigendo a memoria una Manon Lescaut e, fino al 1929, anno in cui Toscanini lasciò il Teatro, diresse 59 spettacoli. Rimase alla Scala fino al 1934, anno in cui l'abbandonò per incompatibilità con la Sovrintendenza. Nella stagione 1934-35 presentò al Teatro dell'Opera di Amsterdam l'opera La ronda di notte di Rembrandt. Diresse anche nei maggiori centri di Germania, Francia, Ungheria, Inghilterra, Brasile. Nel 1941 rientrò alla Scala e vi rimase fino al 1969, concludendo la carriera, dopo 40 anni su quel podio, dal quale aveva diretto i maggiori cantanti, con Ernani. L'ultima apparizione come direttore fu al Teatro Massimo di Palermo (dove dirigeva dal 1964) nel 1973 con I puritani. Ottimo pianista, fu per tutta la vita buon accompagnatore di cantanti, anche quando, ormai quasi cieco, doveva sfruttare la sua prodigiosa memoria; anche la sua direzione, magari fredda, non geniale o accentratrice, era al servizio della musica e dei cantanti. Nel 1941 fu nominato docente al Conservatorio di musica di Milano nella cattedra di nuova istituzione di direzione d'orchestra: e annoverò tra i suoi allievi Claudio Abbado, Riccardo Muti, Maurizio Pollini, Luciano Berio, Marcello Panni. Nel 1967 fu collocato in pensione per limiti di età.
BIBLIOGRAFIA: E.S.; Ettore Campogalliani. A.V., in "Dal libro di ieri... storie di voci 'sacre' e di pensieri profani... pei sentieri dell'opera". Bologna: Bongiovanni, 1982, pp. 17-20.
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza