Da San Secondo, era di famiglia contadina. Negli anni 40 ha iniziato a studiare fisarmonica con un maestro locale cieco, poi con Alfredo Donzelli. È entrato poi nell'orchestra di Emilio Ferrari, per passare poi con Gorni Kramer nella rivista Gran Baldoria e all'inizio degli anni 50 nel complesso di Piero Tamani. Dopo un tentativo con una orchestra sua, è andato a lavorare con quelle Casadio di Bologna e Thomas di Verona. Alla fine degli anni 50 ha inciso per la casa Embassy di Milano. Ha dato poi vita al quintetto Zambrelli, lavorando a Salsomaggiore, sulle navi da crociera, nei centri internazionali di vacanza. Nel 1964 la rivista La fisarmonica gli ha dedicato una copertina. In una carriera lunga 40 anni, ha suonato con le maggiori orchestre, è stato diretto dai maggiori direttori della musica leggera, lavorato con i più rinomati cantanti, che ha accompagnato in applaudite esecuzioni. Molto apprezzati anche i suoi caffè concerto. Si è ritirato nel 1990, rimanendo sul campo come compositore. Ha scritto, tra l'altro, La gazza ubriaca, Melodico, Rosa allegra, Volando. Una sua allieva, la cantante Titti Bianchi, ha vinto il III Festival di Ariccia.