STAGIONE LIRICA 1892 - 1893 e 1893 - 1894

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Stagioni d'opera 1892/1893 e 1893/1894
Le crescenti difficoltà legate all'allestimento di spettacoli degni della tradizione del Teatro Regio, unitamente alla scarsità dei mezzi economici e ai dissensi esistenti all'interno dell'Amministrazione Comunale, provocarono, già nella stagione 1891-1892, complessivamente piuttosto modesta, grossi problemi e incertezze sulla possibilità di proseguire le stagioni liriche negli anni seguenti.
Nel gennaio 1892 (v."Gazzetta di Parma" del 16.1.1892), il Consiglio Comunale decise la soppressione della "dote teatrale". Le 30.000 lire del contributo comunale furono così destinate: L. 16.000 per lavori stradali, L. 8.000 per ampliamento delle scuole comunali, L. 6.000 da suddividere tra gli impiegati daziari.
Negli inverni del 1892-93 e 1893-94 non si ebbero quindi stagioni liriche al Teatro Regio.
Così lamentava la rivista "Mondo Artistico": "..Più grave è il silenzio di due teatri fra i più importanti d'Italia: la 'Fenice' di Venezia e il 'Regio' di Parma. A Venezia ebbero il teatro Massimo chiuso altre stagioni, in questi ultimi tempi; I parmigiani stenteranno di più a rinunziare al loro bel teatro..". E così commentava la 'Gazzetta': "...I buoni parmigiani si sono rassegnati e si accontentano a correre al Politeama Reinach e sentire la Traviata e il Faust, aspettando che un qualche Messia operi un grande miracolo e possa fargli gustare una qualche novità....quando avrà un metro di barba". ("Gazzetta di Parma" del 24.12.1892).
La "Gazzetta" stessa aveva infatti annunciato che la stagione sarebbe stata tenuta al Reinach con quattro opere "d'obbligo", La Traviata, Faust, Ginevra e una da destinarsi, e la seguente compagnia di canto: soprani Isabella Swicher e Annunziatina Stecchi, mezzosoprano Sig.ra Zevaschi, tenori Umberto Francesconi e Pio Facci, baritoni Arturo Marescalchi e Demetrio Serra, basso Tancredi Bellusi; Direttore d'orchestra M° Vigoni, Azzoni maestro del coro. Veniva lamentata l'assenza di validi professori d'orchestra parmigiani. Ben venticinque di loro, per esempio, erano stati scritturati per la stagione del Teatro Municipale di Reggio Emilia. ("Gazzetta di Parma" del 22.12.1892).
La cronaca dell'Alcari, pur nelle forzature polemiche tipiche del periodo in cui fu scritta (C.Alcari, "Il Teatro Regio di Parma nella sua storia dal 1833 al 1929", Parma 1929), ci pare significativa e interessante. "In quel momento la follia socialista aveva sfiorato anche il Regio, l'idea sbagliata di dar frego a qualsiasi spesa voluttuaria, ogni sussidio del Comune per teatro venne abolito ed il Regio, per due anni, si rinchiuse nelle memorie del suo passato. Si fecero in quei due carnevali, due modeste stagioni al teatro Reinach, ma l'anima del cittadino parmigiano non poteva far senza del suo teatro maggiore e le tradizioni non permettevano che il Regio si riaprisse cos', alla meglio, come qualsiasi altro teatro secondario. Fu la Società dei commercianti di Parma che prese l'iniziativa per riaprirlo nel carnevale 1894-1895. Il Sindaco Mariotti e l'assessore Isola sostennero in Consiglio comunale il concorso del Comune per la riapertura; i professori Bereneni e Laghi - a voler dire solo dei maggiori - l'osteggiarono ed allora il socialismo imperante, nella speranza che anche il popolo parmense, com'era accaduto in tutte le altre città d'Italia, dicesse no, impose il referendum anche a Parma. Ma - caso eccezionale - che denota ancora una volta la passione per la musica degli abitanti di questa nostra terra, il popolo di Parma, a grande maggioranza votò perché la dote teatrale fosse mantenuta".
Di seguito ricordiamo, solo nelle loro linee fondamentali, i cartelloni delle "Stagioni d'opera" del 1893 e del 1894 al Teatro Reinach, desumendoli dal volume dell'Alcari "Cinquant'anni di vita del teatro Reinach di Parma (1871-1921)" - Parma, 1921.
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Stagione d'opera anno 1893

La stagione si svolse dal 26.12.1892 al 18.2.1893 e presentò: "La Traviata" di Giuseppe Verdi, "Faust" di Charles Gounod, "Lucia di Lammermoor" di Gaetano Donizetti. Direttori d'orchestra furono: Giuseppe Vigoni (per la "Traviata") ed Ubaldo Zanetti (per "Faust" e "Lucia di Lammermoor"); maestro del coro fu Italo Azzoni.
Dopo la conclusione della stagione, fra l'1 ed il 10 Aprile, ebbero luogo alcune rappresentazioni straordinarie di "Norma" di Vincenzo Bellini dirette dal maestro Augusto Franzoni.
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Stagione d'opera anno 1894

La stagione si svolse dal 24.12.1893 al 10.2.1894 e presentò: "Pagliacci" di Ruggero Leoncavallo, "Cavalleria Rusticana" di Pietro Mascagni, "Il Piccolo Haydn" di Gaetano Cipollini, "Ruy Blas" di Filippo Marchetti. Direttore d'orchestra fu Augusto Franzoni, maestro del coro Eraclio Gerbella.
Dopo la conclusione della stagione, fra il 2 ed il 9 maggio, ebbero luogo alcune rappresentazioni straordinarie di "Il Barbiere di Siviglia" di Gioacchino Rossini dirette da Vincenzo Pintorno, maestro del coro fu Eraclio Gerbella.

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frec_dx.gif (277 bytes)Stagione lirica Carnevale 1894/1895