Venerdì 24 gennaio, alle ore 20.30, la pianista Roberta Di Mario propone un concerto suddviso in tre atti dal titolo "Ala. Elegia in tre atti". È chiamato così il pianoforte a coda, non solo per la somiglianza della sagoma, vista dall’alto, con l’ala di un uccello, ma perché la scatola di legno è sempre sul punto di trasformarsi e prendere il volo.
“Ala” è un concerto composito, dove i rimandi alla letteratura classica pianistica più pura dei giganti Bach e Chopin si incontrano all’opera musicale inedita della compositrice, che dalla tradizione da cui proviene attinge e crea, per spingersi verso il suo suono più contemporaneo. Un continuo oscillare dunque tra tradizione e modernità, nei quali virtuosismo non è finalità, ma strumento per raggiungere nuove sonorità, finezze timbriche e dell’animo. Un omaggio al pianoforte, un messaggio di serenità e purezza artistica.
"Ala" è un concerto per pianoforte solo e immagini, in tre atti. Il primo riguarda la Natività: quando nasciamo entriamo in un mondo nuovo. Il neonato e il bambino hanno ali enormi ma invisibili, attorno a loro un mondo sconosciuto cui adattarsi. L’educazione, le regole, la società che uccidono l’innata capacità di volare ne “tarpano le ali”. Ecco dunque che la musica scelta dall’artista viene in soccorso e riconduce alla magie dell’origine e allo stupore, alla dolcezza e alla poesia, all’espressività e all’incantesimo.
Il secondo atto tratta il tema della Giovinezza: stiamo imparando a volare in questo mondo, siamo forti e veloci. Abbiamo mille idee, voliamo con mente, corpo e immaginazione, fino alle barriere degli ultrasuoni. Siamo coraggiosi e spericolati, facciamo i nostri voli più alti, ma possiamo sbagliare e precipitare: sulle ali dell’entusiasmo potremmo forse rischiare la fine di Icaro, e cadere? Ecco dunque composizioni che andranno verso alte vette, dando respiro al sogno, alla fantasia e immaginazione, all’istinto, allo slancio, all’ideale. Una passione travolgente, per ricordare alle persone ciò che forse loro hanno dimenticato.
Il terzo ed ultimo atto è quella della Maturità, della pienezza: abbiamo imparato a volare, siamo un albatros che si fa trasportare dal vento. Le nostre ali piene di ferite, segnate dal tempo e da mille battaglie, sono larghe, sagge ed esperte. È questo il momento di insegnare a volare ai giovani, da cuore a cuore, di riconoscerne e ammirarne le ali, per dar loro libertà, vittoria, speranza, felicità. L’artista per quest’ultimo ultimo volo sceglie temi e composizioni che hanno la disciplina di uno stile raffinatissimo, di potenza composta, di abbandono controllato, e tutto questo conduce a poco a poco l’ascoltatore ad uno stato di pienezza, di grazie e di quiete.
Roberta Di Mario è una pianista italiana classica e contemporanea, compositrice e direttrice artistica. È una concertista di respiro internazionale, compone per pianoforte solo, musica da camera, teatro, arte, televisione, cinema e pubblicità (Ferrovie dello stato, Tiscali, Treccani, Magister Art, Onlife Media). Ha iniziato gli studi musicali all’età di cinque anni e si è diplomata con il massimo dei voti e la menzione d’onore al Conservatorio di Musica Arrigo Boito di Parma, dove ha studiato anche composizione con i Maestri Roberto Ballarini e Luca Francesconi. Dopo aver conseguito il master di musica da camera con il Trio di Trieste, i corsi di alto perfezionamento con il Maestro Alexis Weissenberg, aver vinto svariati concorsi nazionali ed internazionali, sceglie di contaminare il suo suono (fisico e metafisico), la qualità tecnica e virtuosistica suonando e componendo non solo per musica classica, ma anche contemporanea e new classical, con una personale cifra che spesso rimanda a risonanza e colori fortemente cinematografici.