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Numero voci: 458.

Beni Clarice


  • cantante
  • 27/04/1702
  • Parma
Fu indicata come Beni Venturini sui Ruoli dei provigionati del 1702-1712, avendo sposato Giuseppe Venturini, primo violino della corte ducale. Anche se non abbiamo notizie biografiche, dalla carriera che abbiamo potuto ricostruire dai libretti delle opere, risulta essere stata una notevole cantante. La troviamo, indicata come "cantatrice del serenissimo di Parma", nel carnevale 1686-87 al Regio Ducale Teatro di Milano nei drammi per musica Antonino e Pompeiano e nel Galieno, teatro dove ritornò anche l'anno seguente nell'Anarchia dell'impero e ne I due Cesari del Legrenzi. Dal 15 giu.1687 era stata infatti iscritta nei ruoli con una provvigione di 44 di moneta al mese, e dal 25 giu. 1691 ricevette un soprassoldo mensile di 10,60 "per suo companatico: a denari in principio d'ogni mese da principiarsi il luglio 1691". Sempre nel 1688 fu al Nuovo Teatro Ducale di Piacenza nel dramma L'Ercole trionfante di Bernardo Sabadini, mentre nell'ott. era a Modena, al Teatro Fontanelli nel dramma per musica Flavio Cuniberto di Domenico Gabrielli. Nel 1689 cantò al Nuovo Teatro Ducale di Parma nel dramma per musica Dionisio siracusano, mentre l'anno dopo prese parte ai grandiosi spettacoli che vennero qui dati in occasione delle nozze tra Odoardo Farnese e Dorotea Sofia di Neoburgo: L'idea di tutte le perfezioni, L'età dell'oro, Il favore degli dei. Lo stesso anno fu a Venezia al Teatro Vendramino di S. Salvatore nel dramma in musica Brenno in Efeso, mentre nell'ago. dell'anno dopo era al Teatro di Bergamo nell'operetta morale Il merito fortunato di Francesci Ballarotti. Nel 1692 cantò nel Ducato al Teatro Nuovo di Piacenza nel dramma di Sabadini Circe abbandonata da Ulisse e al Novissimo Teatro Ducale di Parma in Il Massimino dello stesso autore. Odone Curiolumi le dedicò un sonetto a stampa (B.Pal.Pr, Fogli volanti, A I, n. 16): A Clarice Beni Venturini mentre canta l'arietta

Mi combatte in mar d'affanni
Fiero nembo di tempesta...

Concluse l'anno a Crema nel dramma per musica Il Pausania e nel set. al Nuovo Teatro di Lodi nella favola per musica Endimione, musicata da Paolo Magni (I atto) e Giacomo Griffini (II e III atto), che il Genesi dice rappresentata nel 1695. Nel 1693 era ancora a Lodi nel melodramma La Rosmene o L'infedeltà fedele, opera di Giacomo Griffini e Angelo Domenico Legnani e l'anno dopo a Piacenza nel dramma del Sabadini Demetrio Tiranno.
Per la riforma avvenuta a Parma alla morte del duca Ranuccio II, il 15 feb. 1695 venne licenziata. Per quanto ne sappiamo concluse la carriera teatrale a Parma nella pastorale per musica Paride in Ida (1696) e l'anno dopo nei drammi per musica Ottaviano in Sicilia e in Tullo Ostilio "di diversi spiritosi ingegni". Venne riassunta il I set. 1698, retribuita con 20 lire mensili di provvigione fino al 30 apr. 1702. Il I set. 1701 si esibì nella pastorale Gli equivoci nel sembiante al Teatrino della Rocca di Soragna. Assieme al marito Giuseppe Venturini fu retribuita con 500 lire.

BIBLIOGRAFIA: A.S.Pr, Ruoli farnesiani, 1683-1692 (f. 285); 1693-1702 (f. 110); 1702-1712 (f. 107); Balestrieri (pp. 117-121); Genesi/Addenda; Sartori; Vetro/Ducale; Bruno Colombi. Soragna: musica e teatro alla corte dei Meli Lupi, in Pr.A, 1980, n. 1, p. 37.
ultimo aggiornamento: 23/02/2006
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza