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Benigno Paolo


  • tenore
Indicato a volte anche come Paolo Benigni o Benigno Soperchy e,detto il Parmeggianino, lo troviamo molto attivo nei maggiori teatri alla fine del XVIII secolo. La Gazette de Saint Petersbourg (del 18 nov. 1793 e del 21 ago. 1795) scrisse che si era esibito tra il 1775 e il 1792 a Venezia e a Genova, notizia che non trova pero' riscontro nelle cronologie di quei teatri. Dal 1790 al 1792 lavorò a Napoli al Teatro Nuovo sopra Toledo in commedie e drammi giocosi per musica (Le astuzie in amore di Giacomo Tritto; L'allegria della campagna di Marcello di Capua; La ballerina amante e L'impresario in angustie di Cimarosa; Le false magie per amore di Domenico Cercià L'isola di Bellamarina di Francesco Antonio De Blasis Il cartesiano fantastico. Fu presente anche al Reale Teatro del Fondo nella quaresima 1790 nel dramma sacro per musica Il sacrificio di Jefte, in quella del 1792 nell'oratorio di Gaetano Marinelli Baldassarre punito, mentre nel 1791 l'oratorio Il convito di Baldassarre "di diversi celebri autori" fu eseguito al Teatro Nuovo sopra Toledo. Nel 1792 lasciò Napoli e nella stagione di primavera cantò come primo tenore a Firenze nel Regio Teatro degli Iintrepidi detto della Palla a Corda nei drammi per musica Angelica e Medoro di Gaetano Andreozzi e Pirro re dell'Epiro di Nicola Zingarelli. Ripete' il Pirro nella stagione di Fiera al Nuovo Teatro di Crema, poi nella Fiera di Bergamo fu al Teatro Riccardi nel dramma tragico per musica La morte di Semiramide di Giambattista Borghi. Nel carnevale 1793 fu al Teatro dell'Accademia Filarmonica di Verona nel dramma per musica Giulio Sabino di Giuseppe Sarti per passare per la Fiera dell'Ascensione al Teatro La Fenice di Venezia in Tito e Berenice di Sebastiano Nasolini. Subito dopo canto' a Varsavia e nello stesso anno in Russia, dove era stato scritturato per tredici concerti dal Nuovo Club Musicale di San Pietroburgo, citta' dove si fermo' fino all'ago. 1795. Nel set. 1974 la Compagnia Italiana di Canto, della quale faceva parte, si esibi' a Riga. Nell'autunno 1797 cantò nel Pubblico Teatro di Lucca nel dramma giocoso di Valentino Fioravanti Il furbo contro al furbo, per approdare nella primavera 1798 al Teatro Carignano di Torino nei drammi giocosi La sposa bisbetica di Pietro Guglielmi, La donna di genio volubile di Marc'Antonio Portogallo, Il serraglio; nel giugno ripeté l'opera del Portogallo al Teatro della Società di Casale Monferrato e nell'autunno fu alla Scala di Milano nelle commedie per musica La ballerina amante di Domenico Cimarosa, La città nuova di Stefano Cristiani e I matrimoni liberi di Giuseppe Mosca. Nel 1799 cantò al Teatro Alibert di Roma nel dramma giocoso di Pietro Carlo Guglielmi La fata Alcina, nel carnevale 1800 fu al Teatro di Brescia nel dramma giocoso I tre Orfei di Marcello di Capua e nell'autunno fu nuovamente al Teatro Carignano di Torino nelle farse giocose Il diavolo a quattro di Portogallo, Il re Teodoro in Venezia di Giovanni Paisiello e in quelle in un atto di Giuseppe Gazzaniga Che originali e Fedeltà e amore alla prova.

BIBLIOGRAFIA: Sartori; De Angelis Lorena; Bergamo; Venazia; San Pietroburgo; Venezia; Sartori.
ultimo aggiornamento: 20/10/2005
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza