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Numero voci: 458.

Bianchi Giuseppe


  • coreografo
  • Parma
  • 26/12/1784
  • Parma
Figlio di Antonio, - detto anche l'Ainé, il primogenito - fece parte della compagnia Delisle come 'figurante' dal 1756 e danzò nei balli Aci e Galatea, Ricimero re dei Goti, Castore e Polluce (1758), Titone e l'Aurora, Ippolito e Aricia (1759), I Tindaridi (1760). Nel 1760 fu al Teatro Formagliari di Bologna nell'Antigone e nel set. ballò a Parma nelle grandi Feste di Imeneo. Il 17 feb. 1761 il contratto per potersi recare a Parigi con Antonio Campioni +a approfittare di quei Maestri, de quali, senza una tanta Grazia, io non potrei mai giovarmene, fu controfirmato dal padre Antonio; (A.S.Pr, Spettacoli e Teatri Borbonici, b. 1). Non sappiamo, però, se vi fosse andato, in quanto le notizie da Parigi che abbiamo riguardano esclusivamente il fratello Gaspare. Il 15 dic. 1763 venne nominato maestro di ballo dei principi, essendo malato il maestro Dumet, e il 21 apr. 1764 ottenne la nomina definitiva al prestigioso incarico con il +soldo di annue 12 mille;(A.S.Pr, Decreti e Rescritti). In quello stesso anno fu coreografo, assieme ad Antonio Campioni, e ballerino nelle stagioni di carnevale e di primavera al Teatro Ducale di Parma, attività che svolse anche l'anno seguente. Nel apr. 1766 ballò a Milano nelle feste per il fidanzamento di Maria Beatrice d'Este con Ferdinando d'Asburgo e nel carnevale 1766-67 fu primo ballerino e coreografo dei balli del Tigrane e dell'Ipermestra, e nel 1768 fu nominato maestro della Scuola di Ballo che era stata istituita da SAR e che aveva sede nel Teatro Ducale, Nell'ago. 1769 compose e diresse gli spettacoli coreutici in occasione delle Feste di Apollo allestite per le nozze dell'infante del duca. Per la circostanza diresse il +Ballo di Pastori e Pastorelle; delle favole Licida e Mopso ed Eco e Narciso, rappresentate al Real Teatro di Colorno e in quello di Parma, come pure nella +Cantata a 3 voci che introduce al Ballo rappresentante la favola Aci e Galatea; e, sempre +nelle Allegrezze in occasione delle Reali Nozze;, diresse i 24 figuranti nell'Arcadia che si tenne nel Giardino Ducale. Nei libretti di questi spettacoli era indicato come maestro di ballo di SAR. Nel 1770 sposò la ballerina Giustina Campioni, sorella del collega Antonio Campioni. Come direttore della Scuola dei ballerini teatrali, dal 1768 a tutto il feb. 1775, data in cui la scuola fu chiusa, era retribuito mensilmente con 250 lire. Nell'estate 1772, oltre ai balli a Parma, diresse gli spettacoli allestiti nella reggia estiva di Colorno. Nel carnevale 1773 compose e diresse i balli del Teatro Ducale, retribuito con 250 lire; in quest'occasione Filippo Carmignani Dal 1773 troviamo citato nell'Indice un Giuseppe Bianchi attivo come primo ballerino nell'area fiorentina (Firenze, Teatro di via S. Maria, carnevale 1773; Perugia, carnevale 1774; Firenze, Teatro di via del Cocomero, carnevale 1775; Ancona, Teatro della Fenice, carnevale 1778; Firenze, Nuovo Teatro d'Ognissanti, carnevale e primavera 1779).


©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza