Figlio del pittore Gerolamo, studiò disegno con il padre, che poi lo mandò come allievo da Pietro Righini e Antonio Galli Bibiena. Nel 1776 fu autore delle scene al Teatro S. Agostino di Genova (Andromeda), nel 1779 lavorò a Milano dove, sotto la direzione di Clemente Isacci, dipinse assieme all'Appiani al Teatro Ducale (Calliroe). Nel 1782 fu ancora a Genova al Teatro S. Agostino (Didone abbandonata) e vi ritornò per la stagione di carnevale e di primavera del 1787, mentre nel carnevale 1783 fu a Roma al Teatro di Torre Argentina (Artaserse, Quinto Fabio) e poi nel ballo Minosse re di Creta. L'anno dopo lavorò sempre a Roma per il Teatro delle Dame o Alibert, dove, assieme al milanese Carlo Caccianiga, preparò gli scenari per l'Olimpiade del Sarti e l'Aspard di Bianchi. Dai libretti degli spettacoli risulta attivo assieme al Caccianiga al Teatro Ducale di Parma nel 1787, 1789 e 1793 e il Donati giudicò eccellente il loro lavoro. Nel 1792 fu al Teatro di Reggio Emilia nella stagione di fiera per il Pirro di Paisiello (Il Sartori riporta per quest'opera lo stesso libretto sia nel 1791 e 1792) e nell'autunno la ripropose al Teatro degli Avvalorati di Livorno.