Presidente fin dalla fondazione dell'Ente per il Turismo (1936), di altri enti economici e culturali, si operò in favore di ogni manifestazione artistica di Parma. Per quanto attiene al nostro campo, tra l'altro ha scritto Stendhal e Pakr (in A.Pr, 1971, n. 6), intervenne per la ricostruzione del Teatro Farnese, si batté per l'istituzione dell'Istituto di Studi Verdiani, per il quale nel 1943 aveva ricevuto l'autorizzazione, ma che poté nascere solo nel 1963, fu tra i promotori delle manifestazioni nazionali per il cinquantenario verdiano nel 1951. Il 7 mag. 1962 si ruppe il Bajòn della cattedrale di Parma, e Borri provvide che fosse immediatamente rifuso (una lapide ricorda quest'intervento: "Praecipua nob. vir. F. Borri urgente cura"). Nel 1982 la Cassa di Risparmio di Parma ha pubblicato un volume di Saggi e testimonianze in onore di Francesco Borri, del quale interessano alcuni contributi musicologici.