- Colorno
Teatri- Colorno, Gli organi e gli organisti
- Colorno, Il coro polifonico Ferdinando Paer
- Colorno, Il teatro all aperto
- Colorno, Il Teatro di Corte
- Colorno, Il teatro posticcio della Venaria
- Colorno, Il Teatro Sociale
- Colorno, La banda musicale
- Colorno, La cappella reale di S Liborio
- Colorno, La musica a corte
- Colorno, Le campane
- Colorno, Le cerimonie religiose in musica
- Colorno, Le Corali
Il Molossi nel
Vocabolario topografico scrisse che in paese vi era "un teatretto avvegnacché di poco pregio". Nell'Archivio Comunale si trova una supplica alla duchessa in cui nel 1857 il Consiglio degli Anziani scriveva per chiedere l'autorizzazione per attivare il teatro ligneo che si trovava nel palazzo del Ministro in cattive condizioni "per l'uso del quale da ben cinquant'anni è stato permesso a questi abitanti, e accondiscendere anche che si facciano dal Comune eseguire nel fabbricato tutti que' restauri indispensabili per renderlo atto". Pur avendo ottenuto l'assenso ducale, il Consiglio sospese l'esecuzione sia per le spese necessarie, la scarsa capienza e la possibilità di utilizzare il Teatro di Corte nel palazzo ducale, resosi disponibile con la fine del Ducato. Nel 1891, in concomitanza con la distruzione di quello del palazzo, si ritornò a prendere in considerazione il restauro, e la sala venne concessa gratuitamente dal Comune per 30 anni a una società di cittadini che si impegnarono a rimetterlo in funzione. Nell'autunno 1895 - tradizionale stagione di Fiera - furono eseguite
La traviata e
La favorita da una compagnia diretta da Lorenzo Perigozzo, buon musicista veronese. Se nel 1903 ebbe grande
sussesso
La traviata nel set. 1904 si
ebbero 6 recite della
Lucia di Lammermoor.
Con l'avvento del cinema la sala fu utilizzata anche a questo scopo. Scaduto il contratto il 30 set. 1921, il Comune ne ritornò in possesso e lo ristrutturò completamente in sala cinematografica.
ultimo aggiornamento: 31/07/2006
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza