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Numero voci: 143.

Dall'Argine Luigi


  • compositore
  • 24/03/1808
  • Parma
  • 11/01/1869
  • Parma
All'anagrafe Pierre, fu allievo del convitto del Carmine prima che diventasse Ducale Scuola di musica e studiò con Ferdinando Carozzi. Prestò servizio come alunno cantore soprano nella cappella di corte di Maria Luigia fin dalla fondazione e, uscito dalla scuola, vi fu ammesso come tenore di rinforzo. Tra il 1828 e il 1847 fu cantore nelle funzioni in duomo e sostituto di Giuseppe Alinovi. Con decreto 25 mag. 1842 fu nominato cantore sostituto di Antonio De Cesari, con uno stipendio di 500 lire annue (B.Cons.Pr, Archivio Ducale Orchestra). Dal 1847 al 1850 insegnò canto corale nell'Istituto di Provvidenza di Parma. Nella B.Pal.Pr (Fogli volanti, A 92) vi è un foglio stampato in occasione della cerimonia del 20 mar. 1848, in cui è detto che gli alunni della Casa cantarono un suo Inno funebre per coro e banda per i caduti nel conflitto di Parma. Virtuoso di canto presso la corte ducale dal 1852 al 1859, era anche maestro privato di canto: a lui si attribuisce la scoperta delle doti di Italo Campanini, come pure l'aver avviato alla musica il figlio Costantino. Nella B.Cons.Pr vi sono due Messe per orch ms (una in mib, l'altra in Do); nell'Archivio del Duomo di Casalmaggiore si trovano ms: Magnificat a 3 voci con istrumentazione a Banda (1857, partitura); Tantum ergo a Tenore solo con cori e trombone obbligato (1851); Tantum ergo a Tenore solo con organo (1850); nella Cappella Tarritana di Sassari si trovano Messa (Sanctus, Benedictus, Agnus Dei) a 3 v con org. ; Credo in fa magg. a 3 v con org.; Credo in mib magg. a 3 v con org. Il Dall'Argine dirigeva liberamente da 12 anni i "contrappunti" che si facevano negli oratori e nelle chiese parrocchiali di Parma. Ma, riguardo alle sue composizioni, sorse una diatriba con Giuseppe Alinovi, come risulta da una lettera che quest'ultimo scrisse il 20 set. 1852. "Si dà in Parma il nome di contrappunti a que' concerti musicali che si eseguiscono di frequente nelle nostre Chiese ma impropriamente. Chiamavansi ne' tempi addietro, contrappunti soltanto que' concerti che si componevano di sole voci ed organo: e difatti nell'epoca in cui erano diretti dal defunto chierico Tardini e dal vivente Sacerdote Chiari, si eseguivano nel modo suindicato. Egli è vero che quest'ultimo cominciò ad introdurre alcuni Istrumenti da fiato; ma ciò succedeva in pochissime funzioni. Quando poi subentrò al Chiari il Dall'Argine aumentò egli il numero di detti Istrumenti in modo tale che simile concerto prese il carattere di Musica, e non già di Contrappunto. [...] Il Sig. Prof. Dall'Argine, non avendo egli dato prove sufficienti, per comprovare che possa meritare un simile titolo: giacchè le sue composizioni di Musica sacra sono affatto meschine, e danno a conoscere in lui limitatissime cognizioni in fatto di scienza musicale. Aggiungo poi che i suoi scritti sulle parole sacre, sono fuor di carattere; giacchè le melodie di essi sono del tutto teatrali: e quindi la sua musica a mio credere non è conveniente per un luogo sacro. E concludo perciò che i contrappunti in questione sono vere profanazioni". Il parere dell'Alinovi, che al Dall'Argine fosse interdetta la direzione delle musiche nelle chiese non fu però preso in considerazione dal sovrintendente della Reale Orchestra Michele Lopez, il quale espresse invece il parere che egli potesse dirigere liberamente nelle chiese (B.Cons.Pr, Archivio Ducale Orchestra).


BIBLIOGRAFIA: Cirani; Marri; Pelicelli; G.N.Vetro. Le voci del Ducato, in G.Pr, 18 lug. 1982.

ultimo aggiornamento: 28/02/2006
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza