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Hazon Roberto


  • direttore d'orchestra
  • 25/09/1852
  • Borgotaro
  • 09/09/1920
  • Milano
Roberto Hazon
Roberto Hazon - direttore d'orchestra
La fama del 14 lug. 1874 scrive che era discendente da Ferdinando, violinista della Reale Orchestra e nipote della cantante Marianna. Era infatti figlio dell'avvocato demaniale Ottavio Eugenio, fratello di Ferdinando. Iniziò gli studi alla Regia Scuola di musica di Parma e li andò a terminare al Conservatorio di Milano. Qui vinse diversi premi di composizione e come saggio dell'ultimo anno fu eseguita una sua Scena campestre per orchestra. Uscito dal Conservatorio, lavorò come critico musicale per la Ragione e dette inizio alla carriera direttoriale, salendo per 7 anni sul podio del Teatro Dal Verme di Milano. Dopo aver diretto in tutta Italia in teatri non primari (es: Piacenza, Teatro Politeama, 1884; Verona, Teatro Ristori, nov. 1885; Mantova, Teatro Sociale, dic. 1885), fu chiamato nel nov. 1886 dall'impresario Angelo Masini per dirigere la Simonsen's Italian Opera Company, che iniziava la sua attività all'Alexandra Theatre di Melbourne e in altre città, con in cartellone le grandi opere del repertorio italiano. In questa stagione diresse per primo in Australia La Gioconda e I promessi sposi. Stabilitosi a Sydney, fu per 20 anni a capo di ogni manifestazione musicale. Dal 1889 al 1906 diresse la Sidney Philharmonic Society, che disponeva di un'orchestra di quasi 90 strumentisti e 400 coristi, facendo conoscere al pubblico australiano i più noti oratori e i maggiori lavori orchestrali, dirigendo tutti i concerti in cui presero parte le personalità della musica che si esibivano in Australia: da Paderewski alla Melba. Diressa anche il coro maschile della Metropolitan Liedertafel. Nel 1893 fondò la Sidney Orchestral Society, della quale fu a capo 16 anni. Nel 1895 venne in Italia per allestire una compagnia d'opera per l'impresario Williamson, operazione che ripeté nel 1901, allestendo una compagnia d'opera che diresse in tutta l'Australia, eseguendo per la prima volta in quelle terre Aida, Otello, La bohème, Fedora. Nel 1907 ritornò in Italia e aprì una scuola di canto a Milano. Prima di partire, il 17 lug. 1907, il sindaco di Sydney con un ricevimento in municipio volle rendere onore ai 20 anni dedicati al prograsso musicale della città. Nel 1910 ritornò ancora in Australia e Nuova Zelanda con una compagnia d'opera inglese. La prima composizione che conosciamo è la romanza Un fiore, per t acc. pf, che nel 1874 dedicò al conte Stefano Sanvitale (A.S.C.Pr, Fondo Sanvitale) e che poi pubblicò (Mi: Canti); presso lo stesso editore troviamo Addio, romanza per s e pf; Dimmi ricordi tu? duettino per s e br. Il menestrello, canzone romanza per ms, versi di G. Pozza (Mi: Lucca); Ethel, mazurka de salon (ms, 3 ago. 1889); Beyond the sea, words by George Lash Gordon (s.l: WH Gwen & Co). Ebbe una figlia, Margherita (Sidney, 6 ago. 1892 -Bergamo, 30 mag. 1967), valente arpista e concertista in Italia e all'estero nonché autrice di trascrizioni. Diplomata al Conservatorio di Milano nel 1912, a 22 anni vinse il concorso per le cattedre di Napoli e Parma, città per la quale optò. Qui insegnò dal 1915 al 1956 e dalla sua scuola uscirono tra le altre: Ines Barral (I arpa alla RAI di Torino dal 1938 a dopo il 1972), Margherita Cicognari (insegnante al Conservatorio di Venezia), Laura Manghi (I arpa e insegnante all'Università della musica a Buenos Aires), Tina Nicolosi (I arpa al Teatro Regio di Parma e all'Arena di Verona, insegnante ai Conservatori di Brescia e di Parma), Aida Orsini (insegnante al Liceo di Lodi e al Conservatorio di Parma), Iris Pinardi (I arpa al Teatro Comunale di Bologna), Romea Missorini (attiva in Svizzera). L'altro figlio, Mario, professore di inglese all'Università di Milano e autore del famoso dizionario, fu il padre di Roberto (Milano, 1930 - vive), che raggiunse la notorietà con l'operina L'amante cubista dalla felice e trasparente vena comica. Le altre opere ricalcano questa prima esperienza con un gusto sempre più accentuato per il grottesco e un linguaggio musicale che rammenta quello di Hindemith. E' autore anche di musica da camera e di cantate.


BIBLIOGRAFIA: Scheda con immagine in "Ars et Labor", mag.1909, p.367; Fernandi/Non solo; Giulio Passerini. Teatri e cose d'arte, in G.Pr, 17 dic. 1915; Emme-Effe. Ottocento musicale. R.H, in G.Pr, 5 dic. 1949; C. Andreucci. Il ricordo di Paderewski per una bambina italiana, in "L'Eco di Bergamo", 14 ago. 1961. Notizie in parte fornite dal maestro Roberto Hazon jr.

ultimo aggiornamento: 07/09/2009
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza