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Numero voci: 105.

Luzzara, La Societa Filarmonica


Dal 6 gen. 1838 funzionò una Società Filarmonica che aveva dato vita ad una banda musicale composta da 15 abitanti del paese. Istruttore della Scuola annessa e direttore era Domenico Belli, assunto il 30 dic. 1837 con un contratto di 6 anni. Era retribuito con uno stipendio di 200 lire annue a carico del Comune, 18 da ogni filarmonico, il 20% di quanto guadagnava la banda con le presenze in paese e 'all'Estero' e, in più, le lezioni private. In totale, risulta che nel 1842 venne a guadagnare circa 1000 lire. Doveva, però, suonare gratis in occasione dell'onomastico e del compleanno della duchessa e i giorni di S. Francesco di Paola e S. Luigi Gonzaga. Il 4 lug. 1839 passò Maria Luigia e sulla G.Pr si legge della "musica eseguita da' loro Filarmonici", celebrazione che si ripeté per l'analoga circostanza nell'ott. dello stesso anno. Al termine dei 6 anni il Belli venne confermato per altri 6 anni e il Comune gli portò la paga a 400 lire: rinunciava però alle 18 lire dei Filarmonici e doveva istruire gratuitamente 8 giovanetti predisposti alla musica, indicatigli dal Comune. Doveva, infine, provvedere a 8 pezzi di musica all'anno e a trarne le parti. Gli allievi avevano diritto a una lezione di > d'ora al giorno (6 ore in totale, 3 al mattino e 3 al pomeriggio) con esclusione del giovedì, delle feste e del giorno in cui provavano i filarmonici; il 25 ago, giorno della festa della duchessa, avrebbero dato prova in un'accademia pubblica. I servizi musicali per il Comune sarebbero stati gratuiti, mentre le opere parrocchiali avrebbero pagato per ogni prestazione secondo questa tariffa: le chiese di Luzzara lire 40; quella di Capodisotto #. 30; Casoni e Villarotta lire 50. Degli utili sarebbe toccato al maestro il 20%, al netto delle spese di viaggio e del trasporto degli strumenti. Alle seconde parti sarebbero spettati i 3/13 in meno rispetto alle prime. Qualora un aspirante idoneo avesse voluto entrare nel complesso oltre i 15, per i primi 2 anni non aveva diritto agli utili. La spese di legna, lume e musica sarebbero state trattenute ai Filarmonici sui guadagni (A.S.Pr, Presidenza dell'Interno, Pubblica Istruzione, b. 210). Nel 1847 il Belli passò a Cortemaggiore, avendo superato il concorso per maestro. Alla fine del Ducato la Società Filarmonica operava di concerto con il Comune nella gestione di tutte le attività musicali locali, compresa la Scuola di musica, istituita nel 1836. Le Statistiche confermano che nel 1871 "la Scuola di corde e fiato" del Comune, unita alla banda, aveva 2 maestri, 8 allievi, ed era diretta da Napoleone Boccalari. Vi era anche un'altra banda, costituita nel 1860 da privati, che aveva 24 suonatori, diretti da Frediano Greco D'Alceo. Per delle contestazioni dei bandisti nei riguardi del maestro Boccalari, la banda si separò nel 1888 dalla Scuola. Il maestro, a seguito di una depressione nervosa, si suicidò. Venne chiamato il luzzarese Francesco Bortesi, direttore della banda di Monticelli d'Ongina: assunto in prova per 3 mesi, pur essendo giudicato un buon insegnante, fu contestato come direttore. Nel 1889 venne nominato per concorso Pietro Roveri da Crevalcore, di 32 anni, violinista e suonatore di bombardino, che per 7 anni aveva diretto la banda di Nonantola. Questi, che rimase in servizio fino al 1920, nel 1898 riuscì a pacificare l'ambiente e portò alla riunificazione delle due bande, rette adesso da un regolamento comunale. Nel 1921 fu nominato per concorso Omero Carraro, che rinunciò alla nomina. L'attività restò sospesa fino al 1927, quando il nuovo concorso fu vinto da Domenico Fantini, il futuro direttore della banda dei carabinieri. Prima di prendere servizio, chiese un anno di aspettativa e fece nominare al suo posto il cugino, che restò in servizio fino al 1936, quando si trasferì a Gonzaga. Rimasta la Banda Filarmonica Puccini senza maestro, venne chiamato ad interim Giuseppe Bonafini, maestro di Guastalla, che poteva contare su 75 elementi, un ricco parco strumentale, archivio e palco mobile. La banda si sciolse con la II guerra mondiale. Nel 1952 fu istituita una scuola popolare a orientamento bandistico, il cui insegnamento fu affidato al Fantini, sostituito poco dopo dal flautista Nadir Reggiani, che tenne in vita il complesso fino ai primi anni 60. Nella frazione di Villarotta, alla vigilia della I guerra mondiale vi erano 2 fanfare: una socialista "Arte, Civiltà e Progresso", che aveva sede presso l'osteria Bacchero, e un'altra moderata. Furono sciolte con la guerra.
BIBLIOGRAFIA: Tenca.
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza