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Numero voci: 345.

Mantovani Roberto


  • violinista
  • 27/03/1852
  • Parma
  • Parigi (Francia)
Vi sono incertezze circa l'anno di nascita: mentre il Dacci scrisse 1852, dalla scheda del censimento della popolazione di Parma risulta 1854. Restato orfano di padre in giovane età, fu avviato allo studio della musica da Pietro Bellati, sacerdote presso gli Ospizi Civili, del quale la madre era a servizio come perpetua. Divenne così alunno interno di violino alla Regia Scuola di musica di Parma con Del Majno e, dati gli ottimi risultati, suonò in quel famoso allestimento dell'Aida, curato personalmente da Verdi al Teatro Regio di Parma. Si diplomò nel 1872. Iniziata la carriera di professore d'orchestra, suonò in diversi teatri e nel 1877, con una compagnia lirica, da Algeri si recò all'isola Mauritius e poi a Réunion nell'Oceano Indiano, forse per gli spettacoli dati in occasione dell'inizio del traforo della galleria ferroviaria sotto il monte Saint Denis, la più lunga del mondo. Fermatosi nell'isola, che godeva di grande prosperità, diresse la locale scuola di musica e vi insegnò violino. Nel 1866 chiese e ottenne la nomina di console onorario italiano. Da una lettera autobiografica (Roma, Archivio Storico Diplomatico della Farnesina) risulta che completò da solo l'istruzione nelle scienze e nelle lingue straniere. Nel 1882 diventò socio della Società Geografica Italiana e nel 1884 il paletnografo Luigi Pigorini (Fontanellato, 1842 - Padova, 1925) gli chiese oggetti della cultura indigena per arricchire il Museo Etnografico di Roma. Nel lug. 1893 si recò a Port Louis per dare lezioni di musica e nel 1895 a Quatres Bornes, sempre nelle isole Mauritius, dove lavoravano altri musicisti parmigiani. Nel 1896 effettuò diversi viaggi in Francia e a Londra, stabilendosi a Saint Servan, una frazione di Saint Malo. Scrisse un lavoro dal titolo Metodo dei metodi, ovvero il segreto di Paganini: in un articolo sul Piccolo di Parma del 14 apr. 1920, Spartaco Copertini spiegò questo metodo in termini assai elogiativi e ci fa sapere che "da lunghi anni esercita l'insegnamento del violino in Francia a Saint Servan". Questo metodo fu edito nel 1922 in francese dalla Librairie Hachette di Parigi, città dove si trasferì nel 1924. I suoi studi sulla dilatazione terrestre si imposero all'attenzione di tutto il mondo scientifico e nel 1924 venne accolto come socio della Société Geologique Françoise. Il suo ultimo lavoro conosciuto è del 1930.


BIBLIOGRAFIA: Alcari; Dacci; Giancarlo Scalera. Un musicista scienziato a cavallo tra 800 e 900: R.M. e la teoria della dilatazione planetaria. Comunicazione al congresso annuale della Società Italiana di Fisica, Verona, 22 set. 1996.

©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza