Figlio di Bartolomeo, il violoncellista ambulante membro del trio del cieco Migliavacca, studiò clarinetto alla Regia Scuola di musica di Parma, diplomandosi nel 1880. Ottimo strumentista, iniziò l'attività nei teatri della zona e nel 1887 vinse il concorso quale clarinetto solista della Banda Civica di Parma e come docente dello strumento e congeneri nella Scuola popolare di musica annessa. Nel frattempo partecipava a serate musicali a casa del conte Stefano Sanvitale ed esplicava anche l'attività di maestro dei cori al Teatro di Casalmaggiore. Maestro rammentatore in teatro, in questo genere diventò uno dei migliori. Fu richiesto da vari teatri, nel 1898 Campanini lo portò con sé per una stagione di 3 mesi al Teatro San Carlos di Lisbona, nell'apr. 1901 Toscanini chiese per lui alla banda un'aspettativa di un anno per poterlo avere come suggeritore a Buenos Aires prima e alla Scala poi. Il I nov. 1903 dette le dimissioni dalla banda e iniziò a lavorare nei maggiori teatri (alla Scala, al Colón di Buenos Aires, Metropolitan di New York). Nel 1906 collaborò con Toscanini per formare l'orchestra per la stagione di Buenos Aires, come pure nel 1920 per la tournée negli Stati Uniti. Deceduto per malattia, fu sepolto a Viggiy, presso Varese. Secondo il Sacchi, che fu la voce dei ricordi di Arturo Toscanini, la celebre Mazurka del Migliavacca, come pure altre composizioni, sarebbero state invece opera sua.