Figlio di Francesco, studiò violoncello alla Regia Scuola di musica di Parma, dove si diplomò come allievo interno nel 1896. Debuttò lo stesso anno a Brescia nell'orchestra diretta da Toscanini e poi fu a Voghera. In una lettera del 5 nov. 1896, si legge che Toscanini gli procurò "un buon violoncello" La carriera lo vide nei maggiori teatri. Nel 1898 e 1899 fu a Torino sia al Teatro Regio che ai concerti sinfonici dell'Esposizione Nazionale, fu poi a Zurigo, Francoforte, Lisbona e a Londra, dove si fermò un gran numero di stagioni fino al 1910, anno in cui fu scritturato da Toscanini come I violoncello alla Scala. Quando la Scala chiuse per la guerra, diventò direttore dell'orchestrina sui transatlantici Conte Verde e Conte Biancamano. Si fermò in America al Teatro Metropolitan fino al 1922, anno in cui fu espulso per le leggi sull'immigrazione. Ritornò alla Scala come II violoncello. Fu anche compositore e si specializzò in riduzioni e trascrizioni di opere per le incisioni della Voce del padrone. Fece parte per anni del Quartetto Nastrucci, in cui I violino era il fratello Gino. Morì all'uscita di una prova della Madama Butterfly alla Scala.