Mentre il Pelicelli scrisse che era nato a Parma, la Bussi afferma essere mantovano. Tra il 1631 e il 1679 fu maestro di cappella presso la corte del duca di Parma. Dal 3 lug. 1631 prestava anche la sua opera per la cappella della Steccata, dalla quale fu giubilato per la veneranda età il 6 ott. 1679. Lasciò erede dei suoi beni la compagnia della Steccata, chiesa nella quale vennero effettuate le esequie. Nel 1644 fu rappresentata a Piacenza la festa a cavallo Le risse pacificate da Cupido su libretto di Bernardo Morando e il 17 mar. 1646 al Teatro di Piacenza il suo dramma eroico-musicale Il ratto di Elena sempre su poesia di Bernardo Morando: il concorso anche di forestieri fu notevolissimo e riuscì "una cosa veramente magnifica". Il 23 feb. 1664, in occasione delle seconde nozze di Ranuccio II, venne eseguito al Teatro Farnese di Parma un suo spettacolo musicale, del quale non si conoscono né il genere né il titolo. La Balestrieri, a giustificazione del fatto che non è rimasta alcuna documentazione, ipotizza che potrebbe essersi trattato di un concerto. Il 16 mar. 1672 un suo oratorio, Giona, fu suonato nell'Oratorio della SS Trinità. Di tutte queste composizioni non sono rimaste le musiche. Scrisse anche: Salmi di compieta con Litanie in ultimo concertati a otto voci, e due violini con una violetta e violoncino ad libitum [ ... ] Opera seconda (Bologna: per Giacomo Monti, 1674); Salmi per li Vesperi di tutto l'anno con il Cantico della B.V. a otto voci correnti e brevi, divisi in due Chori [ ... ] Opera terza (Bologna: per Giacomo Monti, 1674); un Mottetto. Carcerata ninfa, madrigali a più voci (Venezia, 1681, per altri 1618).