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Numero voci: 284.

Podesta' Giuseppe


  • direttore d'orchestra
  • 15/11/1886
  • Parma
  • 15/08/1964
  • Parma
Giuseppe Podesta
Giuseppe Podesta' - direttore d'orchestra (foto Legato Ferrarini)
Studiò pianoforte con Alfredo Ravazzoni e armonia con Ildebrando Pizzetti. Nella stagione lirica al Teatro Regio di Parma nel 1907, Cleofonte Campanini lo prese come sostituto e lo portò con sé nel Nord America. Ritornato in Italia, nel 1908 accadde che al Teatro di Gualtieri, dove si rappresentava il Don Pasquale, si ammalasse in direttore d'orchestra: gli orchestrali di Parma suggerirono il suo nome all'impresario. In seguito al successo ottenuto, decise di dedicarsi alla direzione d'orchestra, e debuttò al Teatro Reinach di Parma nel nov. 1909 con Tosca e Rigoletto, cui seguì un'Aida a Trieste (1910). Ritornò al Teatro Reinach di Parma altre 3 stagioni, sempre applaudito, e qui diresse molte volte anche al Teatro Regio: fino al 1961, quando vi concluse la carriera con Un ballo in maschera. La carriera non fu vertiginosa, ma solida e in fondo invidiabile, avendo diretto si può dire in tutta Italia: Treviso, Teatro Sociale (feb. 1910 Aida); Roma, Teatro Adriano (aut. 1912, aut. 1913, Aida, Norma e La Gioconda); Milano, Castello Sforzesco (ago. 1938, Tosca); Brescia, Teatro Grande (apr. 1939, Tosca); Fano, Teatro della Fortuna (ago. 1940, Madama Butterfly); catania, Teatro Bellini (mar. 1941, La forza del destino, La sonnambula); Bergamo, Teatro Donizetti (ott. 1944, Lucia di Lammermoor, L'Arlesiana, Carmen, Cavalleria Rusticana, Pagliacci, La Bohéme). Fu presente in Spagna: a Valencia, En los Viveros (lug. 1933 Barbiere di Siviglia e Rigoletto), a Madrid, Teatro de la Zarzuela (apr. 1935, Rigoletto); in Portogallo, Svizzera, Sud America, fino alle Filippine. Fu anche maestro di canto e tra i suoi allievi vi fu Virginio Assandri, che istruì nel 1930 per il debutto al Teatro Reinach. In questo campo fu un vero pescatore di talenti: a Brescia prescelse lo sconosciuto Pertile per una Manon Lescaut al Teatro Grande, e si attribuiscono a lui le scoperte degli ignoti Magda Olivero, Mafalda Favero, Licia Albanese, Margherita Carosio, Carlo Bergonzi. In vecchiaia fu ospite della casa di riposo per artisti lirici di Milano. Volle però morire a Parma e passò gli ultimi mesi nella città natale.
BIBLIOGRAFIA: Giuseppe Barigazzi. G.P, in "Parma famosa". Pr: Battei, 1974, pp. 231-235; Lugano; Vetro/Reinach.
ultimo aggiornamento: 27/07/2005
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza