Definito da Luigi Bramieri "uno dei migliori poeti piacentini del XVIII secolo", nel 1733 si laureò in leggi a Parma, ma presto si dedicò alla letteratura, dando il meglio di sé nel genere pastorale. Fece parte della Colonia dell'Arcadia Trebbiense con il nome di Ugildo Oronteio. Visse parecchi anni a Milano dove era il segretario di Camillo Scotti. Si recava in Spagna, quando la nave affondò per un fortunale. Scrisse i libretti: La passione, componimento drammatico, musica del dilettante milanese Ignazio Baldi, da recitarsi nell'oratorio di S. Maria del Suffragio nel collegio dei teatini di S. Antonio in Milano la sera del giovedì santo 1735. La gara dei geni di Germania e Italia, rappresentata in occasione della nascita di Giuseppe II d'Austria (Mi, Regio Ducal Teatro, 1741); L'Agrippina moglie di Tiberio, musica di Giovanni Battista San Martino (Mi, Teatro Ducale, carnevale 1743); La passione di Gesù Cristo e i dolori della Vergine madre, 5 cantate delle quali si hanno i libretti delle prime 3: Cristo coi discepoli nell'orto agonizzante confortato dall'angiolo; Cristo nell'orto tradito da Giuda; Cristo giudicato nel pretorio di Pilato, musica di Giovanni Battista San Martino, maestro di cappella della congregazione del SS.mo in S. Fedele (Mi, 1743); Il ristoro d'arcadia, cantata pastorale a 4 v "eccettuate le arie e il coro, essendo lontano da Milano il Riviera", musica di Maria Teresa Agnesi (Mi, 1747); Alcuni avvenimenti di Telemaco figliuolo d'Ulisse, re d'Itaca, musica di Giuseppe Carcani (Pc, Teatro Ducale della Cittadella, 19 nov. 1749); Alessandro sotto le tende di Dario, dramma per musica di Giovanni Battista Lampugnani (Pc, Teatro Ducale, Fiera di primavera, 1751).