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Soragna, Gli organi


Nel 1695 la rocca era fornita di un organo e la marchesa, sempre a quanto è documentato, era un'abile suonatrice. 2 anni dopo, inoltre, furono pagate 300 lire all'organaro Antonio Poncini "per un cimbalo à tre registri fatto per S.E.".
S. Giacomo. Un organo con le canne in lega d'argento, proveniente dalla chiesa dei Serviti di Soragna, opera del 1726 del carmelitano Giuseppe Dotti, dopo la soppressione napoleonica della chiesa, nel 1811 venne venduto alla chiesa di S. Giacomo di Soragna e rivenduto il 6 set. 1813 alla chiesa di Sissa, dove si trova tuttora. In questa parrocchiale vi è un organo costruito nel 1814 da Carlo Serassi, in sostituzione di quello del 1726 di Luigi Dotti, del quale si conserva la cassa. Nel 1833 e 1845 vi intervennero gli stessi Serassi e nel 1850 Antonio Sangalli di Bergamo. Nel 1931 Giuseppe Franceschini da Crema sostituì la tastiera, la pedaliera e alcuni registri. E' tuttora funzionante, ma necessita di lavori, Ai lati vi sono due angeli musicanti, sculture lignee di Bartolomeo Bottazzi.
S. Antonio. In quest'oratorio, il cui prospetto scenografico interno è opera di Francesco Galli Bibiena, vi è un organo del 1739 di Giuseppe Dotti: ha subito interventi di Giovanni Battista Cavalletti (1751), Francesco Borsi da Bergamo (1797), Giovanni Cavalletti (1819).
B.V. del Carmine. Questa chiesa (detta anche di S. Rocco) possiede un organo del 1730 circa di Giuseppe Dotti, restaurato nel 1820 da Giovanni e Stefano Cavalletti.
S. Giovanni Battista. In questa chiesa in località di Carzeto, si trova un organo del 1888 dei fratelli Aletti di Monza, restaurato nel 1931 da Giuseppe Franceschini da Crema.
S. Maria. Nella parrocchia della località di Castellina vi è un organo del 1785 di Nicola Cavalletti, restaurato nel 1819 e 1820 da Giovanni e Stefano Cavalletti, seguiti da numerosi altri interventi.
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza