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Torrigiani Luigi


  • librettista
  • 1769
  • Parma
  • 12/12/1837
  • Parma
Avvocato, letterato, poeta considerato nell'ambito cittadino, musicista dilettante, critico musicale della G.Pr, revisore degli spettacoli del Ducato, fu a Parma il legale di Paganini. Esiste un'ode a stampa dedicata a lui (B.Pal.Pr, Fogli volanti, B 102). Scrisse il testo dell'Ode per l'arrivo di Maria Luigia e il libretto per l'opera Il re Teodoro in Venezia, musicato da suo nipote Luigi Finali (Pr, Teatro Ducale, 1826). Designato per scrivere il libretto per l'opera di apertura del Nuovo Teatro Ducale, dette a Bellini Cesare in Egitto, che il musicista non volle musicare, scegliendo invece la Zaira. Il poco favore incontrato dall'opera fu da molti attribuito all'ostilità che il Torrigiani seppe creare attorno all'opera. Lo Jannelli in proposito riporta una lettera che il figlio del Torrigiani, Pietro, gli scrisse in proposito: "Nel 1829, in occasione dell'apertura del nostro nuovo Teatro, ebbe l'incarico dal Governo di scrivere quello dell'opera che doveva musicare il celebre maestro parmigiano Paër già lodato ed allora a Parigi. Scelse il Torrigiani per argomento le disfatta fatta subire dai Parmigiani a Federico II nel 1248; ma tale argomento era troppo patriottico, l'influenza allora austriaca, e non fu accettato". Il libretto del Cesare in Egitto (che non si capisce cosa c'entri con i Parmigiani contro Federico II) non venne mai musicato. Comparve ancora una volta: e fu usato nel carnevale 1833-34 come arma contro Luigi Savi che gli aveva preferito Il Cid di Jacopo Ferretti.
BIBLIOGRAFIA: Alcari; Jannelli; Edward Neill. Paganini. Epistolario. Ge: Comune di Genova, 1982.
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza