1876

 

 

6-28 maggio 1876 - Corso di opere giocose
Gian Paolo Calloud impr.; Lodovico Mantovani dir. orch.

mag. 6
Il  ritorno di Columella dagli studi di Padova, opera buffa, musica di Vincenzo Fioravanti. (8)
Ermenegilda Vicini (Elisa) s; Marietta Fattori (Serpina) ms; Luigi Ceresa (Alberto) t; Attilio Simonetti (Amelio) br; Ferdinando Bai (Columella) bs; Achille Del Puente (Bisticcio) br; Virgilio Lorenzani (Stefanello) t

L'opera incontrò un discreto successo. L'11 maggio, dopo il secondo atto, fu aggiunto il terzetto nell'opera Crispino e la Comare. Il 13, dopo il primo atto, Del Puente si esibì nella cavatina dell'opera Don Checco e Prette nella romanza Mia madre morì. Il  23, dopo due recite di Scaramuccia, si ritornò a quest'opera, e nell'intermezzo venne eseguito il duetto di Crispino e la Comare, ripetuto il 28, quando Emilia Cescate (a volta indicata come Cascati) interpretò anche "il cantico" nell'opera Scaramuccia.

mag. 20
Un'avventura di Scaramuccia, melodramma comico, musica di Luigi Ricci. (5)
Emilia Cescate Rosmon (Sandrina) s; Ferdinando Bai (Scaramuccia) bs; Luigi Ceresa (Lelio) t; Marietta Fattori (contino di Pontigny) ms; Pietro Prette (Tomaso) bs

L'esito fu disastroso. Il 24 maggio il buffo Prette cantò la romanza da I due orsi di Costantino Dall'Argine. Il 25 Luigi Ceresa eseguì quella nell'opera Columella, che ripeté nella serata del 27, in cui, per indisposizione della Cescate Rosmon, la parte di Sandrina venne interpretata da Eugenia Ricci. Circa questa stagione il cronista della Gazzetta di Parma l'1 giugno scrisse: "Spero che i pochi giorni in cui il Reinach è rimasto chiuso, avranno bastato per accomodar a noi tutti le orecchie straziate e guaste da Columella e dall'Avventura di Scaramuccia.

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28 ottobre - 30 novembre 1876 - Stagione d'opera d'autunno
Speroni impr; Pietro Cesari dir. orch; Eraclio Gerbella dir. coro.

ott. 28
Ruy Blas, dramma lirico, musica di Filippo Marchetti. (14)
Ippolito Priani (Sallustio) br; Davide Buffetti Casartelli (Ruy Blas) t; Santina Lezi (Maria) s; Vittoria Falconis (Casilda) c; Lorenzini (Guritano) bs

In una lettera del 27 ottobre, pubblicata sul Presente, l'impresario chiedeva venia al pubblico in quanto mancava la banda di palcoscenico, la cui parte sarebbe stata eseguita dall'orchestra. L'opera ebbe cordiale accoglienza, e gli spettatori accorsero sempre numerosi. La sera del I novembre, mentre era in corso lo spettacolo, un tale in loggione venne "a brutte maniere con certa Severina B. sulla venticinquina. Pare che sia volato anche qualche cazzotto. L'intervento delle guardie fece finire quella scena poco amorosa". E la sera dopo: "Dal Teatro si cacciava certo B. perche eccessivamente ubbriaco".

nov. 15
Maria di Rohan, melodramma tragico, musica di Gaetano Donizetti. (7)
Davide Buffetti Casartelli (Riccardo) t; Ippolito Priani (Enrico) br; Santina Lezi (Maria) s; Vittoria Falconis (Armando) c; Lorenzini (visc. di Suse) bs

L'impresa annunciò che, essendo l'esecuzione conforme all'ultima edizione di Parigi, in qualche punto sarebbe stata difforme dal libretto. Non eseguita a Parma da più di vent'anni, l'opera piacque molto. Alla prima fu chiesto il bis della sinfonia e nel terzo atto fu molto applaudita la "Preghiera", interpretata da Santina Lezi, accompagnata con il corno inglese da Ricordano De Stefani. Il 25 novembre, beneficiata di Ippolito Priani, dopo il primo atto, il seratante cantò la grande scena con cori "Alla pace degli eletti" nel Giuramento di Saverio Mercadante: "Non possiamo dimenticare l'esimio prof. Leandro Giacinto Carini che col suo violoncello seppe eseguire mirabile la sortita che precede l'aria stessa e che ne ebbe dal pubblico vive attestazioni". Dopo il secondo atto fu eseguita una nuova Sinfonia a piena orchestra di Ricordano De Stefani (bissata). Il pubblico piuttosto numeroso gli fece omaggio di un sonetto "che, a parte le buone intenzioni, presentava versi piuttosto cattivi"; il programma venne ripetuto il giorno successivo. Il 29 la beneficiata della primadonna Santina Lezi fu "assai lusinghiera": eseguì con il tenore e i cori, dopo il primo atto della Maria di Rohan, il "Miserere" nel Trovatore; dopo il secondo atto fu presentata una Grande fantasia per orchestra e cori di Primo Bandini, e Davide Casartelli ripeté l'aria "Sconto col sangue mio". Il 30, per accontentare la richiesta del pubblico, furono ripetuti sia il "Miserere" che la Grande fantasia del Bandini.

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1 dicembre 1876 - Saggio della Società Parmense per l'Istruzione Gratuita del Canto Corale

Intervennero gli artisti che avevano preso parte alla stagione d'opera appena terminata, Santina Lezi a Davide Buffetti, l'arpista Cecilia Paini del Teatro di Modena e il basso Lodovico Contini; l'orchestra, formata con il concorso degli alunni della Regia Scuola di musica, era diretta da Lodovico Mantovani. La cronaca non venne fatta sulla Gazzetta di Parma: il giornale scrisse che non aveva ricevuto i biglietti omaggio. Il Presente, pur non riportando il programma, parlò a lungo della serata, mettendo in evidenza il numeroso pubblico anche troppo entusiasta: era, infatti, "fuori luogo il volere bissato qualche parte del programma cui sarebbe bastato qualche applauso in via d'incoraggiamento".  La signora Paini dovette ripetere la composizione di Nicola De Giovanni, mentre il duetto del Guarany di Carlos Gomes, cantato da Santina Lezi e Davide Buffetti Casartelli, venne replicato tre volte. Italo Azzoni accompagnava al pianoforte, strumento fornito gratuitamente dalla locale fabbrica dei fratelli Berzioli.

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