1887

 

 

9 aprile-8 maggio 1887 - Stagione d'opera di primavera
Cicognani e Polina impr.; Lodovico Mantovani per la prima, Edgardo Cassani per la seconda opera, dir. orch.; Eraclio Gerbella dir. coro; Napoleone Mora m. sost.

apr. 9
Il barbiere di Siviglia, melodramma buffo, musica di Gioacchino Rossini. (8)
Antonio Annovazzi (Almaviva) t; Luigi Pasetto (Bartolo) bs; Carolina De Rossi Trauner (Rosina) s; Cesare Gizzi (Figaro) br; Emidio Conforti (Basilio) bs; Massimo Gavazzoli (Fiorello) t; Annetta Gnocchi (Berta) s; Carlo Pasini (uff.) t

Un pubblico numeroso assistette a un esito mediocre. L'opera si presentò in cattivo arnese: scarsi i cantanti, con poco affiatamento, dato che durante le prove erano stati sostituiti alcuni artisti, e se l'orchestra e i cori lasciarono qualcosa a desiderare,"l'allestimento scenico lasciò tutto! Totale: uno spettacolo di lana e cotone ed un pubblico molto indulgente", così il corrispondente della Scena illustrata. Per Il Presente gli interpreti si erano emancipati un pò troppo da quanto Rossini aveva scritto. Il loro successo, comunque, l'avevano avuto: sia la De Rossi Trauner che l'Annovazzi erano bravini, con un buon metodo di canto, anche se non avevano un gran volume di voce cui, però, sopperivano con la diligenza. "Gli altri... via, sono un po' debolucci". La seconda segnò un netto miglioramento e, "malgrado la lotteria, c'era un teatrone" che fu generoso in applausi per tutti. La De Rossi fece sfoggio di agilità nella scena della lezione, eseguendo il 13 le Variazioni sul Carnevale di Venezia, il 14 l' Eclat de rire, e il 20 il " Valzer dell'ombra" nella Dinorah di Meyerbeer.

apr. 23
Fra Diavolo opera comica, musica di Daniel Auber. (10)
Antonio Annovazzi (Fra Diavolo) t; Luigi Pasetto (Rocburg) bs; Enrichetta Salvioni (Pamela) ms; Angelo Caldi (Lorenzo) t; Massimo Gavazzoli (Matteo) bs; Carolina De Rossi Traumer (Zerlina) s; Emidio Conforti (Giacomo) bs; Cesare Gizzi (Beppo) t

"La prima esecuzione a Parma" di quest'opera ebbe lieto successo: fu apprezzata la musica spigliata e l'esecuzione fu applaudita. Anche Enrichetta Salvioni, giovanissima debuttante, ebbe la sua parte di ovazioni. Apprezzati cori e orchestra, anche se, come al solito, non avevano avuto molte prove. Il giorno dopo, smaltita la paura del debutto, gli artisti andarono a gara per sfoggiare voce, sentimento, vis comica, stimolati anche da un "teatrone spettacoloso" che non risparmiò approvazioni. Il 28 aprile, nella sua serata d'onore, la De Rossi Traumer cantò il "Valzer dell'ombra," nella Dinorah, e il 3 maggio, accompagnata con pianoforte e violino da Edgardo e Arturo Cassani, la Leggenda valacca di Gaetano Braga. Questa serata pareva scorrere tranquilla, quando si ebbero degli incidenti all'ultimo atto. All'ingresso un foglio avvisava che per una indisposizione il tenore avrebbe omesso la romanza del terzo atto. "L'alto locato pubblico del loggione", forse ignorando l'avviso, non volle saperne di questa omissione, e per cinque minuti ci fu un baccano indiavolato. Benché indisposto, il tenore cantò l'aria reclamata, e il teatro venne giù per gli applausi. Il 5, nella sua beneficiata, Antonio Annovazzi con la De Rossi Traumer offrì il duetto dal secondo atto nel Papà Martin di Antonio Cagnoni. Furono giudicati superiori ad ogni elogio, suscitando una tempesta di entusiasmo. Il 7 e l'8, per gli ultimi due spettacoli della stagione, in occasione delle corse dei cavalli, il politeama fu illuminato a giorno e affollatissimo in ogni ordine di posti.

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19-23 maggio 1887 - Compagnia romana di operette, fiabe, e ballo
Direttore Gaetano Tani; Edmondo Vanetta dir. orch.

mag. 19
La Camargo, operetta di Charles Lecocq. (3)
Adelina Tani (la Camargo); Leonilda Landini (Zuara); Elvira Ferri Imbimbo (Colomba); Adele Atanasio (Fuggilesto); Luigia Massucci (Fringuellino); Maria Romanello (Cidalisa); Adele Miniati (Rosita); Lina Rosso Imbimbo (Rosalinda); Elena Navarini (Francina); Vittoria Venegoni (Clorinda); Gaetano Tani (De Pontcalé); Eugenio Venegoni (Mandrino; Filidoro); Antonio Imbimbo (Saturnino); Zenobio Navarrini (Peruchot); Eugenio Imbimbo (Fermostà); Riccardo Berardi (filosofo)

mag. 21
Flik e Flok, operetta-ballo fantastica di Vincenzo Valente. (2)
Cesare Gravina (Giacomo Flik); Elvira Ferri Imbimbo (Dorotea); Luigia Massucci (Celestina); Zenobio Navarini (Nicola Flok); Eugenio Imbimbo (Giovanni; Oro); Eugenio Venegoni (Petronio); Elena Tani (Topazza, nereide, la Gioventù) Antonio Imbimbo (re degli Gnomi); S. Roldi (regina); Adele Miniati (Anfitrite); Adele Atanasio (la Verità); Amelia Busatti (il Destino); Filippo Massucci (Gambero); Tommaso Mattioli (Cefalo); Francesco Campolmi e Giuseppe Mattioli (messi di tribunale)

mag. 23
La bella Galatea, opera comica mitologica di Franz von Suppé. (1)

La Compagnia riscosse un caldo successo sia per le individualità degli interpreti che per l'affiatamento. Quasi tutti i lavori piacquero: tra i maggiori successi vi fu quello della novità per Parma, Flik e Flok, in cui il pubblico ebbe modo di gustare un pò di tutto: canto, recitazione, mimica, musica, e non mancarono la Marsigliese e Zenobio Navarini che si esibì con l'ocarina. Per l'ultima rappresentazione della Compagnia, il programma vide: Bambino d'un anno, l'operetta La bella Galatea, il prologo e gli atti primo e secondo di Flik e Flok, terminando con il "gran Galop Bersagliera, eseguito dal corpo di ballo in unione alla prima ballerina Elena Tani". Applausi frenetici e bis.

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4-19 giugno 1887 - Compagnia sociale di operette comiche Scalvini
Amministratore Raffaele Cianchi; Paolo Balsimelli dir. orch.

giu. 4
Babolin, operetta di Louis Varney. (2)
Maria Variglia (princ.sa Mirane); Aurelia Evangelisti (Caterina); Giulia Palombi (Elverina); Crescenzio Palombi (gen. Kamaratoff); Dario Acconci (Lorenzo) t; Teobaldo Salani (Melissaro); Antonio Benfenati (Bob); Torquato Bizzarri (serg.); Vincenzo Bassi (uff.)

giu. 6
Il babbeo e l'intrigante, operetta di Enrico Sarria. (1)

giu. 7
Le campane di Corneville, opera comica di Robert Planquette. (2)
Giovanna Coliva (Germana); Concetta Venanzi (Sermolina); Aurelia Evangelisti (Nannetta); Julitta Novella (Giovanna); L. Doglio (Geltrude); Crescenzio Palombi (Gaspare); Eugenio Ratti (march.) br; Dario Acconci (Grenicheux) t; Teobaldo Salani (baly); Antonio Benfenati (notaio, Cachalot); Torquato Bizzarri (Grispardin)

giu. 9
Il duchino, operetta di Charles Lecocq. (3)
Vittorina Coccetti (duch.a); Giulia Palombi (duchino); Gioacchino Leccardi (Baccello); ...

giu. 12
Orfeo all'inferno, opera buffa di Jacques Offenbach. (1)
Crescenzio Palombi (Giove); Gioacchino Leccardi (Plutone); Maria Variglia (Diana); ...

giu. 13
La principessa invisibile, fiaba umoristica, musica di M. Iremonger. (1)
Crescenzio Palombi (re Panattoni); Gioacchino Leccardi (Blasillo); Giovanna Coliva (Amata, Flora); Vittorina Coccetti (la Sorpresa, Incandescente); Dario Acconci (Febo II); Teobaldo Salani (dott. Fuoco); Antonio Benfenati (Gran Meridiano); Maria Variglia (la Luna)

giu. 15
I moschettieri al convento, ovvero Armi e amori, operetta di Louis Varney. (1)

giu. 17
La bella Elena, opera buffa di Jacques Offenbach. (2)
Giulia Palombi (Elena); Arturo Evangelisti (Agamennone, Oreste); Vittorina Coccetti (Paride); Giaocchino Leccardi (Menelao); Eugenio Ratti (Achille); Crescenzio Palombi (Calcante); Teobaldo Salani (Aiace I); Antonio Benfenati (Aiace II)

giu. 19
La figlia di madama Angot, operetta di Charles Lecocq. (1)

La Compagnia, che si fregiava del nome del defunto Scalvini, conseguì un grande successo: le artiste, oltre alle belle gambe, avevano anche voce, sapevano ballare e recitare: fu tutto un susseguirsi di,"applausi di bravura" e,"applausi di bellezza", come si diceva allora per il teatro minore. In Babolin Acconci dovette ripetere tre volte la serenata, e le debuttanti Giovanna Coliva (nel Babbeo) e Vittorina Coccetti (nel Duchino) vennero apprezzate per la distinzione, la simpatia, e la grazia: dotate anche di bella voce, cantavano "benino assai". Al finale del primo atto della Principessa invisibile, la fiaba di Scalvini, musicata da Giulio Ricordi sotto pseudonimo, tra fuochi di Bengala e grande illuminazione elettrica, entrarono anche in scena per una esibizione le velocipediste signore Dezzi, Doglio e Degrandi.

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13-30 agosto 1887 - Compagnia di operette comiche
Direttore Luigi Maresca; Angelo Tagliapietra dir. orch.

ago. 13
Lorenzo XIV o La mascotte, operetta di Edmond Audran. (2)
Luigi Uberto (princ. Lorenzo); Luigi Maresca (princ. Felice); Emilia Bertini Maresca (Nina); Giuseppina Corpaci (Fiammetta); Serafino Mastracchio (Andrea); Carlo Orsini (Fritellini); Giovanni Jaccheo (Matteo); Pietro Achenza (medico); Vincenzo Polizzy (bracchiere); Fausta Poli (Emma); Lucia Cardona (cacciatore)

ago. 15
La vecchia befana, operetta di E. Ovidi. (3)

ago. 17
Boccaccio, operetta di Franz von Suppé. (4)

ago. 19
Le campane di Corneville, opera comica di Robert Planquette. (2)

ago. 20
Il babbeo e l'intrigante, opera buffa di Enrico Sarria. (1)

ago. 22
La corte d'amore, operetta di Francesco Palmieri. (2)

ago. 23
Indigo, operetta di Johann Strauss. (2)

ago. 27
Alba e tramonto, operetta di F. Contursi. (1)

ago. 29
La bella Esther, operetta di Francesco Palmieri. (1)

Il manifesto scriveva:" Il teatro sarà aerato", e la Gazzetta di Parma confermava che non ci si stava male, ed era ben lungi dall'essere la Massaua che tutti temevano. Nella Vecchia befana si ebbe il debutto di Rosina Tagliapietra, che ebbe un pieno successo: "bella e robusta voce e sa anche cantare benino". L'unico fiasco fu La bella Esther, mentre gli altri spettacoli suscitarono risate divertite, ricevendone applausi.

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