1888

 

 

31 marzo-30 aprile 1888 - Compagnia romana sociale di operette, fiabe e ballo
Direttore Gaetano Tani; Edoardo Vannetta dir. orch.

mar. 31
Il re di quadri, operetta ballo di Theodor de Lajarte. (3)
Riccardo Berardi (bar. di Rocca del Bue); Gaetano Tani (Tirascappa); Eugenio Venegoni (Agenore) br; Zenobio Navarrini (Mistigris); Eugenio Imbimbo (duca della Cerisaia); Balduino Ceccarelli (Malsapore); Francesco Campolmi (Gigolet); Filippo Massucci (Quattromani); Giuseppe Mattioli (Simplicio); Tommaso Mattioli (Fedele); Carlo Busatti (uff.); Augusto Favretto (notaio); Adelina Tani (Benvenuta); Elvira Ferri Imbimbo (Lucinda); Adele Atanasio (Maddalena); Maria Romanello (Flora); Luigia Massucci (Odetta)

apr. 2
Flik e Flok, operetta-ballo fantastica di Vincenzo Valente. (4)

apr. 4
Richilieu e le sue prime armi, opera comica di Agostino Sauvage. (4)
Filippo Massucci (Luigi XIV); Celestina Tiberini (duch.a di Borgogna); Adelina Tani (Richilieu); Vincenzina Calvis (Diana di Noilles); Elena Ferri (mad.lla de Noce); Leonilda Landini (bar.a di Belle Chasse); Eugenio Venegoni (cav. di Matijon); Zenobio Navarrini (bar. di Belle Chasse); Luigia Massucci (duch.a di Noilles); Tommaso Mattioli (Dubois); Filippo Massucci (araldo)

apr. 7
Don Pedro di Medina, operetta ballo di Paolo Lanzini. (6)
Gaetano Tani (duca di Medina); Gustavo Tani (Pedro); Adelina Tani (Isabella); Antonio Imbimbo (Carlo); Elvira Ferri Imbimbo (Cristina Vacasson); Tommaso Mattioli (Rodrigo); Eugenio Imbimbo ed Emilio Giomo (uff.); Francesco Campolmi e Giuseppe Mattioli (notai)

apr. 12
Un'avventura di Telemaco, operetta di Rebora. (1)

apr. 13
Kakatoa, fiaba ballo di Jacques Offenbach e Luigi Ricci figlio. (4)
Adelina Tani (Fiamma); Elvira Ferri Imbimbo (regina delle fate); Vincenzina Calvis (fata rabbiosa); Leonilda Landini (princ. Grazioso); Gaetano Tani (sire di Cianfrusaglia); Francesco Campolmi (Tripetta); Eugenio Venegoni (re Mascambrone); Zenobio Navarrini (Flanella); Elena Tani (Pizzichina, Pipa di schiuma, Smeraldo); Eugenio Imbimbo (Chibouk, Strass) Tommaso Mattioli (Arghile); Filippo Massucci (Bocchino d'ambra, Cuor d'acciaio, Doublet); Luigia Massucci (Pipa genovesina, Diamantina); Adele Atanasio (Pipa napoletana, prima Granata); Maria Romanello (Pipa chiozzotta, seconda Granata); Adele Corsetti (Pipa tedesca, vivandiera); Riccardo Berardi (castellano, Grachat, Spaccamontagna); Rosa Massucci (Colbasto LVII); Vincenzo Atanasio (un cuoco); Balduino Ceccarelli (re Oro); Carlo Busatti (Corallo); Giuseppe Mattioli (Cristofle); Emilio Giomo (Topazzo); Luigi Bordoli (Orologio)

apr. 17
Un matrimonio fra due donne, operetta attribuita a Jacques Offenbach. (1)
Luigia Massucci (bar.a di Lisieux); Antonio Imbimbo (Augusto); Leonilda Landini (Ulrica Poliniski); Gaetano Tani (Hodkmaun); Tommaso Mattioli (Antonio); Elena Tani (Caterina); Maria Romanello (Rosa); Adele Atanasio (Susanna); Emilio Giomo (Giacomo)

apr. 22
La Camargo, operetta di Charles Lecocq. (1)

apr. 25
La bella Galatea, opera comica-mitologica di Franz von Suppé. (2)

apr. 26
La canzone di Fortunio, opera buffa di Jacques Offenbach. (1)

apr.27
L'augellino belverde, fiaba ballo, musiche di Johann Strauss, Jacques Offenbach, e Luigi Ricci figlio. (3)
Maria Romanello (Augellino Belverde); Balduino Ceccarelli (Fridolino XVII); Adelina Tani (Barberina); Leonilda Landini (Renzo); Gaetano Tani (Truffaldino); Luigia Massucci (Smeraldina); Zenobio Navarrini (re Puff); Amalia Spinola (regina); Vincenzina Calvis (Gelatina); Riccardo Berardi (Broccoli); Eugenio Venegoni (sire di Tristacera); Elvira Ferri Imbimbo (Alba); Eugenio Imbimbo (Mosoul); Filippo Massucci (Laor); Giuseppe Mattioli (Alì); Riccardo Berardi (Assan); Carlo Toso (Giafar); Tommaso Mattioli (cadì di Bagdad); Augusto Favretto (usuraio); Emilio Giomo (banditore)

La serie di spettacoli, con una sola eccezione, fu un susseguirsi di trionfi. Ammirati i numerosissimi interpreti, la messa in scena e i costumi, apprezzate come deliziose ballerine e interpreti comiche le giovani sorelle Elena e Adelina Tani: per tutti vi furono applausi, bis e " ribis". Una dimostrazione antifrancese si ebbe in occasione dell'operetta Flik e Flok: nel quadro in cui comparivano gli eserciti europei, la quadriglia francese venne accolta con "fischi furibondi che pochi e non convinti applausi invano tentarono soffocare. Invece i bersaglieri ottennero un successo monstre". La sera seguente si evitò di far sfilare il reparto francese. Dopo il "furore" ottenuto da Don Pedro di Medina, una salva di fischi "dopo la noia per tre atti" salutò la fine dell'unica rappresentazione dell'Avventura di Telemaco. Nuovo trionfo la sera dopo con Kakatoa, in cui si esibirono tutti gli artisti che interpretarono una quarantina di parti. Una nota nella locandina ricordava che la serenata del prologo era tolta da Il ponte dei sospiri, opera buffa di Offenbach. Nella serata del 26, in onore della "vezzosa" Adelina Tani, vennero eseguiti, oltre alla Bella Galatea e alla Canzone di Fortunio, la sinfonia della Cavalleria leggera di Suppé e L'alba, concerto descrittivo per ocarina, composto ed eseguito da Zenobio Navarini. Nella probabilità che il duca d'Aosta, presente in città, si recasse in teatro, questo era stato illuminato a giorno, facendo risplendere le meravigliose signore di Parma, che per l'occasione erano intervenute numerose.

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12 maggio 3 giugno 1888 - Stagione d'opera di primavera
Augusto Azzali impr. e dir. orch.; Eraclio Gerbella dir coro e di scena; Mario Marchesi m. sost.

mag. 12
Rigoletto, melodramma, musica di Giuseppe Verdi. (9)
Tito D'Orazi (duca di Mantova) t; Cesare Bacchetta (Rigoletto) br; Carolina Garagnani (Gilda) s; Ercole Masini (Sparafucile) bs; Isolina Cambò (Maddalena) c; Adelina Faccioli (Giovanna, contessa) ms; Ugolino Ferrari (Marullo) br; Carlo Pasini (Borsa) t; Massimo Gavazzoli (Ceprano) bs

La prima, che doveva andare in scena il 10, fu rinviata di due giorni. Non è chiaro, ma pare che l'impresario prescelto avesse abbandonato l'impresa, e che il giovane direttore Azzali si fosse sostituito a lui, con l'intento di mettere in scena una sua opera. L'esito della prima, davanti a numeroso pubblico, fu "oscillante". Non certo tale da potersi definire un successo, dati il panico e le incertezze: in taluni punti si ebbero applausi meritati, in altri zittii, risate e qualche sibilo. Nulla però che non potesse essere messo a punto nelle repliche. Il direttore non convinse. La Gazzetta riportava che al levarsi della tela per l'ultimo atto si ebbe un incidente, che poteva avere gravi conseguenze. Dal lucernario sovrastante la platea fu udito un rumore indefinibile che spaventò il pubblico, che si gettò tumultuosamente verso le uscite, quasi il soffitto stesse crollando. La maggioranza degli spettatori, però, non perdette la testa e gridando "Fermi! non è nulla!", ebbero ragione del panico, e dopo un po' lo spettacolo poté riprendere: il rumore era stato causato dal vento che aveva lacerato un telone che copriva il lucernario. La seconda, il giorno dopo, fu una bellissima serata, accurata nell'esecuzione e calda negli applausi. Lo spettacolo del 16, malgrado l'avviso, non ebbe luogo, in quanto il D'Orazi, scrisse la Gazzetta di Parma, aveva voluto sciogliere il contratto. Due giorni dopo i quotidiani cittadini riportavano una lettera del tenore che dichiarava non essere vero quanto riportato dal giornale, in quanto, se l'impresa era libera di nominare un altro cantante, la sua scrittura era comunque valida fino al 17 giugno. Il giorno prima, infatti, il duca di Mantova era stato interpretato da Eugenio Mozzi, già conosciuto per aver cantato anni prima al Teatro Regio, e che era stato "applaudito al primo presentarsi" sulla scena. Il suo successo si limitò, però, alla sola "Donna é mobile". Lo spettacolo successivo, 19 maggio, D'Orazi riprese il suo posto, e fu anche lui applaudito al comparire sulla scena, facendo sfoggio "finalmente" delle sue qualità che "pei tempi che corrono, non sono né disprezzabili né tampoco comuni". Il teatro fu sempre affollato, e gli spettacoli si succedettero con successo. Il 26, per la sua serata, Cesare Bacchetta cantò dopo il primo atto "Oh! de' verd'anni miei" nell'Ernani di Verdi: bis e omaggio di una corona d'alloro.

mag. 30
I pescatori di perle, opera ballo, musica di Georges Bizet. (4)
Dante Del Papa (Nadir) t; Cesare Bacchetta (Zurga) br; Ercole Masini (Nourabad) bs; Carolina Garagnani (Leila) s

Buono l'esito della prima: piacque tutto, musica, esecuzione, orchestra. Il 4 giugno la Gazzetta riportava che con mercoledì 6 l'impresa avrebbe aperto un nuovo abbonamento per altre sei rappresentazioni a prezzi ridotti, ma il 5 Il Presente riportava che il maestro-impresario Azzali era fuggito per ignoti lidi, lasciando sul lastrico artisti, masse corali, orchestrali e ballerine. Il giomo 3 era quello del pagamento del quartale: con pretesti aveva rinviato il pagamento al mezzogiorno del giorno dopo, ma nella notte era sparito con tutti i bagagli. A nulla valsero i tentativi di riprendere gli spettacoli diretti da Eraclio Gerbella, e la stagione finì dopo quattro recite dei Pescatori di perle. Al fine di evitare una denuncia, qualche giorno dopo intervenne la famiglia dello sprovveduto giovane, che liquidò le poche pendenze rimaste, anche in considerazione del fatto che questi aveva lasciato integro il fondo di cassa.

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2 ottobre-1 novembre 1888 - Compagnia italiana di operette comiche
Direttore Giovanni Fioravanti; Ugo Jacopetti dir. orch.

ott. 2
Il duchino, operetta di Charles Lecocq. (5)
Giuseppina Calligaris (duca di Parthenay); Romolo Bolderi (sig.ra di Montladry); Edoardo Favi (Baccello); Leone Gariano (sig. di Navajlles); Luigi Lepri (sig. di Merignac); Ester Argos (duch.a di Parthenay); Luigi Cerutti (Ruggero); Augusto Montelatici (Gerard); Pietro Ventura (Gontrand); Assunta Fabbri (Elena); Annita Frati (m.lla di Campopiano); Elena Carloni (mad. di Roccatuono); Ida Cattani (mad. di S. Anemio); Livia Martini (Margherita); Cesira Montelatici (Margot); Dina Moruzzi (Manon); Ottavia Gariano (sotto-maestra); Luigia Derubis (direttrice); Ernesta Barbieri (Ninon)

ott. 4
Armi e amori, operetta di Ormeville. (3)

ott. 6
La figlia di madama Angot, operetta di Charles Lecocq. (5)

ott. 8
Boccaccio, operetta di Franz von Suppé. (3)
Giuseppina Calligaris (Boccaccio); Romolo Bolderi (princ. di Palermo); Edoardo Favi (Scalza); Clelia Eleny (Beatrice); Italiano Fazzi (Lotteringhi); Cesira Montelatici (Isabella); Antonio Mancini (Lambertuccio); Luigia Derubis (Peronella); Ester Argos (Fiammetta); Teresa Fazzi (Leonetto); Leone Gariano (vendistorie, un incognito); Augusto Montelatici (povero); Assunta Fabbri (Bettina)

ott. 10
Torino di carnevale, operetta comica di Cesare Casiraghi. (1)
Italiano Fazzi (cav. Talponi); Romolo Bolderi (Ernesto); Edoardo Favi (Gustavo); Raimondo Guarracina (Antonio); Leone Gariano (Tebaldo); Antonio Mancini (Michele); Giuseppina Calligaris (Olimpia); Teresa Fazzi (Emestina); Cesira Montelatici (Annetta)

ott. 12
La bella Elena, opera buffa di Jacques Offenbach. (2)
Elena Botti (Paride); Raimondo Guarracina (Menelao); ...

ott. I5
Le campane di Corneville, opera comica di Robert Planquette. (2)

ott. 17
Un'antica legge di Scozia, fiaba musicale. (2)

ott. 20
Giorno e notte, operetta di Charles Lecocq. (3)
Edoardo Favi (princ. della Zucca); Antonio Mancini (Braserio); Raimondo Guarracina (Gomez); Italiano Fazzi (Michele); Giuseppina Calligaris (Manola); Elena Botti (Beatrice); Giacomo Rossetti (sold.); Leone Gariano (Gonzales); Clelia Eleny (ostessa); Antonio Calligaris (oste)

ott. 24
Donna Juanita, operetta comica di Franz von Suppé. (3)
Giuseppina Calligaris (Renato); Edoardo Favi (Pomponio); Antonio Mancini (Douglas); Italiano Fazzi (cap. Doufour); Ester Argos (Petrito); Teresa Fazzi (Olimpia); Leone Gariano (Diego); Raimondo Guarracina (oste); Antonio Calligaris (gen.); Giacomo Rossetti (aiutante)

ott. 27
Il guitarrero, operetta di Karl Millocker. (1)
Edoardo Favi (col. Hollendorf); Italiano Fazzi (Simone); Leone Gariano (Jean); Raimondo Guarracina (Occhetti); Leandro Belletti (podestà); Antonio Calligaris (magg. Rich); Teresa Fazzi (Cornetta); Luigia Derubis (Palmatica); Ester Argos (Laura); Giuseppina Calligaris (Brunislava); Clelia Eleny (Eva); Giacomo Rossetti (oste); Augusto Montelatici (cameriere)

La stagione doveva iniziare il primo del mese, ma per un ritardo, la compagnia non giunse in tempo da Alessandria, dove aveva lavorato fino al giorno prima. Gli spettacoli furono un alternarsi di approvazioni e di fiaschi. Il duchino fu un successo: il 19 ottobre, nella serata in onore di Giuseppina Calligaris, la festeggiata eseguì dopo il primo atto "un brillantissimo valzer" e, oltre ai fiori, gli ammiratori le offrirono un'ode a stampa. Il 31 ottobre la protagonista fu la parmigiana Albertina Scolari: era rientrata sulle scene dopo una sosta di più di un anno nella replica del 29 ottobre di Armi e amori, quell'operetta che, modificata, era stata già altre volte sulle scene del Reinach con il titolo di I moschettieri al convento. Un fiasco solenne fu Torino di carnevale: "La musica è tutto ciò che c'è di più noioso, l'argomento non è né nuovo né interessante". Alla seconda delle Campane di Corneville, la signora Botti fu salutata al suo apparire sulla scena da applausi, "forse per compensarla dei fischi dell'altra sera, mostrossi assai più parca nelle movenze e nei gesti con gran dispiacere di parecchi che non poterono godere della vista delle fidiache di lei forme". A parte gli spettacoli illusionistici, alla prima dell' operetta Giorno e notte si ebbe un'accademia di scherma delle "giovani signorine berlinesi" Eva ed Alice Ferno contro gli alunni del Club Parmense di Scherma che "gentilmente" si prestavano. Gli assalti di fioretto e di sciabola vennero diretti da Riccardo Pinelli, capo sala del Club. Nell'ultima delle operette presentate, Il guitarrero, "il pubblico, che voleva divertirsi ad ogni costo, si è divertito a fischiare a più non posso e a fare un baccano del diavolo sia nei riguardi della musicaccia scipita, sia per fargomento che nessuno è riuscito a comprendere".

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2-14 dicembre 1888 - Compagnia sociale di operette comiche
Direttore Bruto Bocci; Carlo Lombardo dir. orch.; Giovanni Mattioli altro m. conc.

dic. 2
Le campane di Corneville, opera comica di Robert Planquette. (2)
Giuseppina Penotti (Germana); Giuseppina Daccò (Sermolina); Raffaello Borghini (Gaspare); ...

dic. 5
Boccaccio, operetta di Franz von Suppé. (4)

dic. 8
La nuova befana, operetta di Edoardo Canti. (2)
Giuseppina Daccò (cap. Idelberto); Carlo Moruzzi (princ. Cappone); Giuseppina Penotti (Casta); V. Micheletti (Pura); Lucia Cisello (Sensitiva); Stella Judi (Befana); Odoardo Franzini (Noncivedo); Raffaello Borghini (Noncisento); Giovanni Gaillard (Topolino); Lionetto Fenci (guardia); Alfredo Fioretti (venditore)

dic. 12
La figlia di madama Angot, operetta di Charles Lecocq. (3)
Eva Tancredi (Claretta); Leandro Gozzi (Pitou); Stella Judi (Amaranta); ...

La stagione cominciò con un giorno di ritardo. Fu contrastata: successi con applausi e richieste di bis, ma anche fiaschi accompagnati da contestazioni.

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