1936

 

 

15 aprile 1936 - Concerto di danze
Paolo Beri pf

Parte I. J. Engel: Marcia (Lisa Czobel); Ottorino Respighi: Il giovane re Salomone (Carletto Thieben); Manuel De Falla: Saluto angelico (Lisa Czobel); Carosio: Variazione classica (Mary Cipriani); Béla Bartok: Suite contadinesca (Lisa Czobel e Karl Bergeest); Grazioli: Il penitente (Carletto Thieben); Ottorino Respighi: Orazione (Lisa Czobel e Carletto Thieben); Béla Bartok: Danza guerresca (Karl Bergeest); Danza estatica, musica popolare (Lisa Czobel); Il principe dalla mascbera gialla, motivi giavanesi (Carletto Thieben).
Parte II. Mario Castelnuovo Tedesco: Il fiore respinto (Carletto Thieben); Carlos Lopez Buchardo: Pagliaccio (Karl Bergeest); Gioacchino Rossini: Trottola (Mary Cipriani); Darius Milhaud: Tango (Lisa Czobel); Paul Juon: Il burattino melanconico (Carletto Thieben); Francis Poulenc: Valzer (Lisa Czobel); Domenico Scarlatti: Arlecchino (Carletto Thieben); J. Gade: Tango parodistico (Lisa Czobel e Karl Bergeest); Faccetta nera (Mary Cipriani e Karl Bergeest)

La serata era "Pro famiglie povere delle Camicie nere operanti in Africa Orientale". Le danze espressionistiche presentate dai quattro danzatori traevano le radici nelle prime forme del balletto russo, ma si estrinsecavano in espressioni nuove rivolte a fondere in armoniosa intimità i valori della forma e del colore con quelli del ritmo e del suono. Il risultato, di una modernità raffinata, fu molto applaudito, dal "distintissimo e folto pubblico". Data la finalità dello spettacolo, presenziavano tutte le autorità cittadine: in un intervallo fu annunciata la presa di Dessiè e gli spettatori, al suono degli inni nazionali, improvvisarono, una "fervida manifestazione patriottica di esultanza".

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7-8 maggio 1936 - Compagnia di riviste Erminio Macario
Maria Giuliano dir. danze; Nino Padovano dir. orch.

Rosa d'Olanda, rivista operetta. (1)
Lina Gennari; Alice Di Beke; Macario

Rosa d'Olanda, qualificata sulla locandina come rivista operetta, attrasse numeroso pubblico e lo divertì con graziose danze delle sedici vezzose ballerine del Yamité Balletto, con "spiritose, ma troppo spesso audaci, lepidezze" di Macario, con dolci ed elettrizzanti canzoni eseguite con arte, con musiche piacevoli, con un'esecuzione tutta brio, belle scene e sontuosi costumi. Appausi e bis. L'8 maggio ancora un'unica rappresentazione: quella della rivista Alì... e poi Babà

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