RAMMENTATORE Colui che, nel teatro d'opera, ha l'incarico di "rammentare" ai cantanti le parole della loro parte. Per il teatro di prosa vedi SUGGERITORE.
RATE (pagamento a) Quando un'IMPRESA TEATRALE scrittura un artista per una stagione o per un tempo continuato si adotta la massima del pagamento in rate fisse. La mercede viene ripartita in tante rate mensili. All'arrivo dell'artista alla piazza viene sborsata la prima rata; il restante compenso viene diviso di mese in mese avvertendo però che una mensilità rimanga da pagarsi dopo terminata la scrittura.
RECITA (pagamento a) Onorario di un artista che consiste in una somma fissata anticipatamente e pagabile dopo ciscuna rappresentazione o dopo un certo numero di rappresentazioni
REPERTORIO Relativamente agli artisti di canto per repertorio si intende la serie di opere da essi sostenute o studiate colla indicazione della parte rispettiva. Chiedere ai cantanti, prima della scrittura, il loro repertorio significa conoscere approssimativamente sia il genere di canto che il grado di voce, la carriera, l'istruzione musicale. Relativamente ai teatri per repertorio si intende la serie di opere per le quali il teatro stesso ha sempre pronte le masse corali e d'orchestra, le seconde parti, lo scenario, gli abiti, gli attrezzi e tutto quello che occorre per andare in scena immediatamente. Relativamente agli artisti drammatici (o di prosa) per repertorio si intendono le parti recitate da un attore nel corso della sua carriera. Relativamente agli spettacoli drammatici e musicali per "opere di repertorio" si intendono quelle soltanto che hanno già avuto una consacrazione scenica, in contrapposizione quindi alle novità o ai lavori "classici" ripresi abitualmente. Relativamente alle compagnie drammatiche (o di prosa) per repertorio si intende il complesso di opere assunte in programma da una compagnia, e da questa più volte riprese, talora con modifiche nel cast o nell'allestimento.
REVISORE Secondo il Regolamento del Teatro di Parma colui che deve assistere alle prove delle opere e dei balli per accertarsi che riescano degne di essere presentate ai sovrani e al pubblico. Deve inoltre controllare il vestiario degli artisti, sia per la decenza, sia per la congruenza al personaggio da rappresentare; accertare la perfezione dello scenario e del macchinismo; comunicare eventuali inconvenienti alla DIREZIONE DEL TEATRO. È altresì obbligato a rivedere, su richiesta della Segreteria di Stato, i progetti ed i programmi dei libri delle opere e dei balli da porsi, proporre i cambiamenti necessari, comporre nuovi drammi o poesie di genere diverso. A partire dal 1833 il revisore entra a far parte della COMMISSIONE AMMINISTRATIVA prima e della COMMISSIONE DIRETTRICE poi. Va ricordato che il posto di revisore è gratuito.
RUOLO In francese "le rôle" corrisponde più o meno a ciò che noi chiamiamo "la parte". In italiano, o meglio nel linguaggio di palcoscenico, ruolo significa una categoria di parti e quindi segna una graduatoria, se non proprio una gerarchia, fra gli esecutori diretti dello spettacolo e involge privilegi d'ordine economico ed artistico. Ciascuna specializzazione professionale (cantante, attore, ballerino, etc.) rivela delle differenziazioni che dipendono non solo dall'età e dal sesso ma anche dalle particolari attitudini degli esecutori a sostenere, appunto, l'uno o l'altro dei diversi ruoli che definiscono i limiti qualitativi della prestazione teatralistica. Al ruolo si fa espresso riferimento nella SCRITTURA TEATRALE dei singoli artisti. Si può ora procedere ad una classificazione di ruoli nei diversi generi teatrali. Nella compagnia di canto (o lirica) ruoli primari e comprimari possono essere tra le voci di tenore, baritono, basso, soprano, mezzo-soprano, contralto, a seconda che valgano ad interpretare parti principali o secondarie. Nella compagnia drammatica (o di prosa) i ruoli più usati sono: per gli uomini, primo attore, primo attor giovane, amoroso, brillante (o primo attor comico), mezzo brillante, macchietta, uomo, padre nobile, tiranno, caratterista, promiscuo, generico primario, generico; per le donne, prima attrice, prima attrice giovane, seconda donna, madre, madre nobile, caratteristica, generica, servetta, amorosa, amorosetta. Primo attore e prima attrice qualificano di solito il loro ruolo con l'aggiunta di "assoluto/a". Per i promiscui - ruolo che si avvicina più al caratterista che al primo attore -bisogna specificare se "con obbligo di parrucca". Tra gli uomini è d'uso anche il mezzo carattere. Al caratterista spettano parti serie e comiche in parrucca mentre la caratteristica è sempre comica riservandosi le parti serie alle madri. Amoroso, amorosa e amorosetta rispondono ai ruoli di attore e attrice giovane. Nella compagnia di ballo i ruoli più usati sono: primo ballerino, prima ballerina, étoile, danseur nobile, sujet, partner, carattere, mimo, solista, coryphèe, fuori delli concerti.