SARTORIA TEATRALE Azienda
specializzata nella esecuzione dei costumi teatrali sulla base di figurini. Essa svolge
una attività complessa che consiste nell'inviare in continuazione i figurini nelle varie
città al fine di ottenerne l'approvazione, acquistare molti tipi diversi di materiali,
pulire, aggiustare, controllare accuratamente il vestiario per poi spedirlo in tempo per
passare la dogana nelle varie piazze mantenendo un alto livello di qualità ed osservando
tempi strettissimi. Vedi anche VESTIARISTA TEATRALE |
SCRITTURA TEATRALE
Chiamasi scrittura il contratto col quale un artista o una COMPAGNIA TEATRALE si obbliga, per un prezzo
determinato e durante un certo periodo, a mettere l'esercizio della sua arte al servizio
di un imprenditore di spettacoli pubblici. Trattasi di una vera locazione d'opera.
Chiamasi scrittura anche l'atto che dà prova della convenzione, sicché il linguaggio
comune dinota, collo stesso vocabolo, la convenzione e lo scritto che di essa fa fede. Il
contratto di scrittura può farsi tanto a voce che per iscritto. Questo scritto di regola
viene steso e firmato presso un AGENTE TEATRALE che si
fa mediatore del contratto. I requisiti essenziali alla efficacia della scrittura sono:
capacità dei contraenti; consenso; determinazione del prezzo; determinazione della durata
delle prestazioni. Vi sono poi altre stipulazioni accessorie riguardo alla indicazione dei
teatri, al grado dell'artista, alla scelta delle parti, all'obbligo del basso
vestiario, serate o simili. |
SCOPATORE Colui che cura
la nettezza, la salubrità e la vigilanza del teatro. Secondo il Regolamento del Teatro di
Parma gli scopatori - ne sono previsti due, di cui uno muratore -dipendono dagli ordini
del CUSTODE, dell'ARCHITETTO e
del MACCHINISTA del teatro. Lo scopatore-muratore, che
provvede all'accensione delle stufe, al movimento delle macchine idrauliche, alla
necessaria ventilazione dei locali e alle piccole minute riparazioni, è alloggiato nel
recinto del teatro. È obbligato ad una visita giornaliera dei tetti. |
SERATA A
BENEFICIO DEGLI INDIGENTI Con il termine BENEFICIATA
si indica, nel Teatro di Parma, anche la serata che l'IMPRESARIO,
giusta le disposizioni del suo CONTRATTO D'APPALTO,
propone a favore dei poveri e degli asili d'infanzia del Comune. Secondo il Regolamento
del Teatro di Parma, infatti, l'APPALTATORE deve indicare
alla COMMISSIONE AMMINISTRATIVA le serate
proposte affinché quest'ultima possa darne regolare avviso al Podestà. La Commissione
Amministrativa deve curare che dette beneficiate cadano nelle sere libere e ritenute di
maggior profitto per gli indigenti. Una volta concordate il Podestà fa affiggere gli
avvisi al pubblico e, d'accordo con la Commissione, fa sorvegliare, alla porta d'ingresso
del teatro, da persona di comune fiducia, i profitti che si ricavano dagli spettacoli.
Commissione e Podestà riconoscono insieme la somma rimasta a profitto degli indigenti e
sono obbligati a tenere esatta nota, in doppio, delle riscossioni e delle spese sostenute. |
SERATA D'ONORE vedi BENEFICIATA |
SOPRINTENDENTE DEL
TEATRO Colui che, a partire dal febbraio 1850 - e fino al 1855 - entra a far
parte della COMMISSIONE AMMINISTRATIVA del
Teatro di Parma. L'incarico è affidato al Direttore del R. Museo, già REVISORE del teatro. Egli corrisponde con altri membri della
Commissione e con i dicasteri dello Stato per tutte le cose che ad essi competono. In
questi 5 anni il soprintendente acquista particolare importanza. Si pone come
interlocutore favorito del Presidente delle Finanze, sottrae competenze alla Commissione
Amministrativa e trasforma la Soprintendenza nel principale organo di gestione del teatro.
Dal 1851 si sdoppiano le cariche di soprintendente e revisore e la Soprintendenza include
tra i suoi membri anche l'ARCHITETTO del teatro. Ad essa
sono affidati come dipendenti l'ISPETTORE, il SOTTOISPETTORE, l'ESATTORE-PAGATORE,
il disegnatore teatrale, un CUSTODE ed un commesso. Nel '53 si
aggiungono il MACCHINISTAe l'ILLUMINATORE. |
SOTTOISPETTORE (o
SOTTOINSPETTORE) Colui che affianca l'ISPETTORE al fine di
mantenere la disciplina ed il buon ordine del palcoscenico. Secondo il Regolamento del
Teatro di Parma il sottoispettore è obbligato a trovarsi sul palcoscenico un'ora prima
dell'inizio delle prove e dello spettacolo e a rimanervi fino alla fine della visita del
teatro da parte dei pompieri. Deve prendere nota degli artisti, coristi, figuranti e
comparse assenti o in ritardo alle prove o agli spettacoli e farne rapporto all'ispettore.
Ha altresì l'obbligo di vigilare sul personale artistico, affinché sia pronto agli orari
stabiliti, sui sarti, calzolai, parrucchieri, inservienti ed operai, affinché dispongano
per tempo l'occorrente ed infine sul PORTINAIO affinché non
introduca sul palcoscenico persone non addette. |
STAGIONE TEATRALE
È il periodo in coincidenza del quale si hanno nei teatri spettacoli combinati. Nel
teatro drammatico si identifica con l'ANNO COMICO. Le
epoche teatrali, dette abusivamente stagioni, sono le seguenti: CARNEVALE,
QUARESIMA, PRIMAVERA, ESTATE, AUTUNNO e AUTUNNINO. Queste epoche sono rispettate dagli artisti d'opera
e ballo ma non dagli artisti drammatici, i quali, di solito, sono scritturati ad anno o a
mesi. |
SUGGERITORE Colui che
nel teatro di prosa ha l'incarico di "suggerire" le battute agli attori con un
volume di voce tale da non essere udito dal pubblico. Per il teatro d'opera vedi RAMMENTATORE |