Per molti l’opera è diventata anche un mezzo per imparare. E non solo di imparare l’opera. Anche di venire a conoscenza di un parole nuove, ad esempio. I libretti, cioè il testo poetico che viene cantato in un’opera, sono stati ottimi veicoli per accrescere il vocabolario delle persone, impregnati com’erano di lingua letteraria lontana da quelle del parlato. L’italiano è anche un po’ figlio della lingua del melodramma.
I soggetti che i compositori sceglievano per i loro intrecci operistici hanno contribuito a far conoscere Hugo, Shakespeare, Dumas, Byron, Beaumarchais, Schiller a chi non li aveva mai sentiti nominare, e magari ad avvicinare alla lettura di qualche libro in più. Con l’incremento della scolarizzazione, poi, una visita al teatro d’opera, magari anche per accompagnare i genitori, era ed è occasione per un bambino di conoscere una realtà nuova e dotata di sorprendente energia attrattiva.
Le stesse trame delle opere potevano essere romanzate o diventare pretesto per una nuova narrativa, che si discostava da quelle trame pur richiamandone i personaggi grazie alla loro forza evocativa e alla loro visibilità. Personaggi del resto che sono entrati nell’immaginario quotidiano in modo proverbiale, invadendolo con i loro nomi e il loro temperamento. E i modi di dire? “Croce e delizia”, “così fan tutte”, “bugia pietosa”, “siamo tutti una sola famiglia”, “un po’ per celia, un po’ per non morire”, “tutti mi cercano, tutti mi vogliono”, “nessun dorma”, “ma se mi toccano dov’è il mio debole”, sono tutte espressioni che provengono dall’opera. Non solo musica, perciò, ma anche parole, parole, parole.
Opera and words
For many, opera has also become a means of learning. And not just of learning opera. Even learning new words, for example. Librettos, that is, the poetic text that is sung in an opera, have been excellent vehicles for increasing people's vocabulary, impregnated as they were with a literary language far from spoken language. Italian is also a son of the language of melodrama.
The subjects that the composers chose for their operatic plots helped to make Hugo, Shakespeare, Dumas, Byron, Beaumarchais, Schiller known to those who had never heard of them, and perhaps to approach the reading of a few more books. With the increase in schooling, then, a visit to the opera house, perhaps even to accompany parents, was and is an opportunity for a child to get to know a new reality with surprisingly attractive energy.
The same plots of the operas could be fictionalized or become a pretext for a new narrative, which differed from those plots while recalling the characters thanks to their evocative power and their visibility. Characters who have entered the everyday imagination in a proverbial way, invading it with their names and their temperament. And the idioms? “Croce e delizia”, “così fan tutte”, “bugia pietosa”, “siamo tutti una sola famiglia”, “un po’ per celia, un po’ per non morire”, “tutti mi cercano, tutti mi vogliono”, “nessun dorma”, “ma se mi toccano dov’è il mio debole”, these are all expressions that come from the opera. Not only music, therefore, but also words, words, words.